PLASTIC MAN – The end and the beginning
Un magma psichedelico che spazia dalle immancabili radici di Syd Barrett e arriva fino agli XTC. In mezzo Love, Tomorrow, Grateful Dead e tutto quello che si tinge di colori fluorescenti e acidi.
Un magma psichedelico che spazia dalle immancabili radici di Syd Barrett e arriva fino agli XTC. In mezzo Love, Tomorrow, Grateful Dead e tutto quello che si tinge di colori fluorescenti e acidi.
Il quartetto doomgaze Bosco Sacro pubblica il video ufficiale di “Be Dust”, seconda anticipazione dell’imminente album dal vivo Live at Chiesa Armena, fuori il 18 aprile su LP/CD/digitale per Go Down Records.
Un album d’esordio abbacinante nella sua esplosione di colori e sapori psichedelici.
“Molly” è il nuovo ipnotico singolo dei toscani Plastic Man, quartetto psych rock attivo dal 2011 fondato e capitanato dal cantante/chitarrista Raffaele Lampronti
Melodie pop di sapore anni Sessanta, con forti influenze psichedeliche, che riporta alla mente la felice esperienza dei World Party, unendo umori Beatlesiani con atmosfere dream pop.
Kraut rock a Velvet Underground, una citazione diretta ed esplicita ai Modern Lovers di “Roadrunner” e ancora Can, Pink Floyd, Dungen, tribalismi, psichedelia sparsa.
Chi ha avuto dimestichezza con la scena underground milanese ricorderà senza dubbio una serie di band che hanno brillato come meteore per poco tempo, lasciando però stupende tracce sonore: Free The Nation, Matra, Lord Shani,...
Oltre un’ora di musica imperniata su un’ispirazione palesemente psichedelica ma virata in chiave moderna, sperimentale, elettronica e dall’attitudine “spaziale”.
Il sound guarda anche ai primi Queen, agli Wings di metà anni Settanta, assorbe umori alla Bowie.
Atmosfere eteree di gusto psichedelico/Velvet Underground e un tocco di shoegaze, dal portamento ipnotico e avvolgente.
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