TRAGIC CARPET RIDE – Specchio riflesso
Melodie pop di sapore anni Sessanta, con forti influenze psichedeliche, che riporta alla mente la felice esperienza dei World Party, unendo umori Beatlesiani con atmosfere dream pop.
Melodie pop di sapore anni Sessanta, con forti influenze psichedeliche, che riporta alla mente la felice esperienza dei World Party, unendo umori Beatlesiani con atmosfere dream pop.
Kraut rock a Velvet Underground, una citazione diretta ed esplicita ai Modern Lovers di “Roadrunner” e ancora Can, Pink Floyd, Dungen, tribalismi, psichedelia sparsa.
Chi ha avuto dimestichezza con la scena underground milanese ricorderà senza dubbio una serie di band che hanno brillato come meteore per poco tempo, lasciando però stupende tracce sonore: Free The Nation, Matra, Lord Shani,...
Oltre un’ora di musica imperniata su un’ispirazione palesemente psichedelica ma virata in chiave moderna, sperimentale, elettronica e dall’attitudine “spaziale”.
Il sound guarda anche ai primi Queen, agli Wings di metà anni Settanta, assorbe umori alla Bowie.
Atmosfere eteree di gusto psichedelico/Velvet Underground e un tocco di shoegaze, dal portamento ipnotico e avvolgente.
Il terzo album della felice carriera cammina su sentieri riconducibili al primo prog a cavallo dei Sessanta e Settanta, ancora profondamente contaminato dalla psichedelia e da echi Beatlesiani.
Splendida miscela di hard rock, rock blues, garage punk, proto prog, psichedelia, cantata in italiano, suonata a livelli di pura eccellenza.
Cantautorato molto personale che guarda a una forma moderna di psichedelia con un aggancio alle modalità espressive di Morgan.
I sette brani del nuovo lavoro sono escursioni ipnotiche e lisergiche in un mondo oscuro, fatto di blues, atmosfere sospese, eteree, minacciose.
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