THE GHIBLIS – High Noon Mirage

Sembra facile fare un album di surf strumentale nel 2025. Il problema è non essere prevedibili, in un contesto che (apparentemente) non offre molte vie d’uscita. I piacentini Ghiblis, invece, hanno studiato a fondo la materia e riescono a tirare fuor un album più che godibile, vario, ricco di influenze e riferimenti (dal rock ‘n’ roll al rhythm and blues, exotica, lounge, perfino perfino la canzone tradizionale napoletana, nella conclusiva “Napoli in farmacia”). Più che ottimo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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