VANZ – Dig it

“Dig It”, il nuovo singolo dei Vanz, si ispira allo slang americano degli anni ’60, reso popolare dai beatnik, il movimento controculturale che sfidava il conformismo della società consumistica.

All’epoca, “Dig it” era un’espressione “cool” per dire “ho capito”, “ci sono dentro”, ed esprimeva un’adesione a un pensiero critico e alternativo.

Oggi, anche se la spiritualità lisergica dei beatnik sembra lontana anni luce, il brano dei Vanz ne offre una reinterpretazione attuale e moderna.

Nella società odierna, dominata dall’avere più che dall’essere, il brano riflette sul ruolo dell’artista come figura profondamente distaccata dalle logiche del materialismo.

Per chi scrive musica, il legame con l’energia creativa è il vero motore della sua esistenza, spingendolo a seguire un percorso personale, talvolta lontano dalla realtà quotidiana.

“Dig It” rappresenta proprio questa continua ricerca interiore, la necessità di trovare un’onda migliore da cavalcare, una metafora che incarna la crescita personale e la speranza in un futuro più autentico e spirituale.

BIO

I Vanz sono una band punk-rock/alternative originaria della provincia di Grosseto, attiva dal 2002.

Con un’esperienza ventennale, i Vanz hanno portato la loro musica oltre i confini nazionali, con tour in Spagna e Inghilterra, e hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Verdena, Punkreas, Shandon, Giuda, e Julie’s Haircut.

Il loro percorso discografico inizia nel 2005 con l’album di debutto “Childlike”, seguito dal doppio EP “Self Destruction/Self Reconstruction” (2009) e dall’album “Avenge the Surfers” (2012).

Nel 2013, vengono riconosciuti come una delle “best band” dalla fondazione Arezzo Wave e vincono il contest “Rock in Rolo”.

Il 2014 segna l’uscita di “The Destiny is Unwritten”, un ambizioso concept album suddiviso in 13 atti, accolto favorevolmente dalla critica.

Nel 2021, partecipano alla compilation Punk Rock Against War Vol III, con un brano inedito.

Dopo anni dedicati all’attività live e a progetti paralleli, i Vanz tornano in studio per registrare il loro nuovo album, “The Drowning”, prodotto da Olly Riva (Shandon / Magnetics) e registrato al Rocker Studio di Mario Riso.

Quest’ ultimo lavoro affronta la corsa contro il tempo di un’umanità che si sta autodistruggendo, vittima del proprio desiderio sfrenato di possesso e potere. Questo disco rappresenta una potente metafora della nostra società, che sacrifica il pianeta Terra per il profitto, condannandolo a sprofondare nei suoi stessi oceani.

“The Drowning” invita a riflettere sull’autolesionismo collettivo che ci spinge a preferire la ricchezza materiale alla spirituale, la guerra alla pace, e l’estinzione all’evoluzione verso un futuro più sostenibile.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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