La band fondata da Alexios Othon Theodoridis torna con un secondo album che percorre sentieri attualmente poco frequentati, attingendo soprattutto dalla post wave più algida e rigorosa degli anni Ottanta, tra elettronica, influenze dark, sguardi a Human League, Tubeway Army di Gary Numan, il primo John Foxx solista e un coperta di shoegaze. Ammaliante la riuscita versione di “Fade to grey” dei Visage, molto ben composti e arrangiati i restanti otto brani. Grande prova di maturità e compattezza artistica.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
Commenti recenti