“Arizona” è il nuovo potente singolo dei GADJOS, rock band pugliese. Il brano nasce principalmente dalla penna del cantante Luca Raguseo, come dedica alla propria figlia cosí chiamata.
La canzone, che difatti ne porta il nome, racconta dell’arduo viaggio da compiere nel lungo e tortuoso cammino della vita, all’interno del quale ognuno di noi, e in particolare la piccola Arizona, è chiamato ad essere se stesso: nel testo vengono fatti riferimenti metaforici al deserto dello stato dell’Arizona quale emblema di libertà, dando così vita a un intreccio ricco di significati.
Il risultato è una ballad che compie un viaggio all’interno dell’anima. In un deserto avvolto da misteri e domande, non si ferma mai la ricerca della felicità, sfidando le tempeste di sabbia, il sole rosso, il silenzio della luna ed il nemico eterno incarnato dall’inquietudine.
Il finale è l’urlo di liberazione di un lupo solitario che ritrova nel deserto dell’Arizona la sua dimora, lontano dalla quotidianità. L’arrangiamento vanta elementi psichedelici e orchestrazioni in grado di avvolgere e trasportare l’ascoltatore.
GADJOS
I GADJOS sono un quartetto pop-rock italiano nato da un’idea di Luca Raguseo nel 2007 e consolidatosi nel tempo dopo vari cambi di formazione.
All’attivo hanno un album di nove inediti dal titolo “IlViaggio” uscito nel 2013, da cui è stato estratto il primo singolo e videoclip “Generazione” e un EP “Bordellandia” (2015), dal quale sono stati presentati due videoclip ufficiali “Iride” e “Rebecca,zingaradell’Est“.
Nell’intensa attività live, caratterizzata da una scaletta di successi italiani talvolta condita da interessanti mash-up e da qualche standard storico internazionale, e di promozione, spiccano i palchi condivisi con Luca Persico in arte O’Zulù (99posse) e con i Litfiba.
Dopo la firma con Sorry Mom! e la pubblicazione di “L’Influencer“, la band torna col nuovo singolo “Arizona”.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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