MATTHEW – Hai lasciato qui ogni cosa

“Hai lasciato qui ogni cosa” è la corsa disperata di chi non riesce a lasciar andare. È il fiato corto e i brividi che restano addosso anche quando l’amore o una presenza cara se ne sono andati; una confessione con le ossa rotte.

Commenta l’artista a proposito del nuovo singolo: «Hai lasciato qui ogni cosa è una delle canzoni più vere che ho scritto. Parla di quello che resta quando perdi qualcuno o qualcosa che conta davvero. È dolore, ma anche quella forza disperata che ti spinge a non mollare anche quando hai perso tutto. Questa canzone la dedico a mio padre.»

Il videoclip di “Hai lasciato qui ogni cosa” mostra l’artista in una performance essenziale e intima. È seduto su una sedia al centro della stanza mentre la telecamera gli gira intorno. La luce filtra da una tapparella e richiama l’alba che lentamente rischiara la scena, fino a richiudersi nel buio con la fine della canzone. Un concept semplice ma potente che riflette il tema del brano, la lotta interiore tra oscurità e ricerca di luce.

Biografia

Matthew, all’anagrafe Matteo Rota, è un cantautore italiano che mescola folk, pop e rock in canzoni crude e viscerali. Ha iniziato a suonare la chitarra a 18 anni e poco dopo a scrivere i suoi primi brani, spinto da un’urgenza personale che in pochi anni lo ha portato a crescere velocemente e a trovare una voce riconoscibile.

Nei suoi brani si avvertono le influenze di Noah Kahan, Kaleo e James Bay, ma sempre filtrate dalla sua storia e dal suo vissuto. La sua musica nasce da ciò che lo segna davvero: resistenza, solitudine, amori che lasciano cicatrici, ma anche il peso delle assenze e delle sfide che la vita ti mette davanti. Ogni canzone diventa un modo per trasformare il dolore in forza.

Il team è composto da Francesco Frè Monti, con cui Matthew condivide un’intesa artistica che si traduce in un dialogo continuo fatto di scrittura, arrangiamenti e produzione, trasformandosi in una ricerca comune, e da Lorenzo Galli, che cura l’immagine e la parte visiva del progetto. Insieme contribuiscono a definire un percorso che vuole portare in Italia un pop-folk-rock autentico, intenso e capace di lasciare il segno.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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