PAXARMATA – Superman
A conquistare il primo premio di Aprilia Rock Aid lo scorso 17 maggio è stata la band romana Paxarmata, che ha colpito giuria e pubblico per potenza espressiva, identità musicale e impatto scenico.
Il contest, ideato dai Deshedus, band rock romana, nasce con un duplice obiettivo: promuovere il talento musicale emergente e sostenere l’Associazione Raggio di Sole. – “Il Rock che viene in aiuto” – musica e solidarietà si uniscono, e vedono inoltre una giuria d’eccezione a valutare i talenti in gara, che annovera nell’edizione di quest’anno (2025) tra i suoi membri Phil Palmer, chitarrista e produttore di fama mondiale. Accanto a lui: Mauro Paoluzzi, Mimmo Paganelli, Patrizia Cirulli, Numa e Carlo Lecchi.
I fondi raccolti hanno contribuito all’allestimento e all’inaugurazione il giorno 4 ottobre di una sala informatica completamente nuova per gli assistiti dell’Associazione Raggio di Sole, impegnata da anni in progetti di assistenza sociale, inclusione e sostegno a minori, anziani e persone con disabilità.
Il brano
“Superman nel corpo sbagliato” è la sintesi-concetto di una sensazione che proviamo tutti: pensare di essere inadeguati sempre, anche quando non ne esiste motivo.
“Molti i tipi pratici, coi grandi fisici e allineati alla media-reagiscono ostentando sicurezze che simulano, trincerati dietro identità apparentemente forti ma che si frantumano al primo sospiro di autocoscienza”.
“Altri danzano imparando ad amare il vuoto che sono,
abitando con gioia quella finzione-prigione che chiamano identità.”
Il testo descrive una dualità nel modo in cui le persone affrontano l’incertezza e la fragilità intrinseca dell’identità personale: da un lato fingono forza e sicurezza, ostentando certezze che sono solo una simulazione, nascondendosi dietro un’identità rigida e convenzionale, trincerati dietro maschere di apparente solidità.
Questa identità è solo una facciata fragile che collassa immediatamente non appena si confrontano con la loro vera, e meno strutturata, realtà interiore.
“Altri” – gli spiriti liberi, gli anticonformisti, coloro che abbracciano l’autenticità – riconoscono che l’identità è in parte una costruzione, una forma di “vuoto“.
Invece di negarlo, lo accettano e lo abbracciano (“imparando ad amare il vuoto che sono”) e la loro esistenza diventa una celebrazione di questa consapevolezza. La band dedica questo brano proprio a loro.



Commenti recenti