Autore: Antonio Bacciocchi
Nel videoclip, diretto da Avanzi da un’idea di Sacrane, la distruzione simbolica della chitarra segna il momento in cui quel fiore nero nato dalla malinconia e dal desiderio di essere altro — si libera davvero. È una rinascita.
Anche questa settimana Radiocoop vi consiglia le migliori novità italiane ed internazionali selezionate dai nostri redattori oltre alla playlist con una selezione del meglio che arriva dal continente africano.
Il grande tastierista e Hammondista romano, firma un ennesimo album di pregio, rivisitando quindici temi cinematografici, spogliati dalle parti orchestrali e rivisitato in chiave funk jazz.
Nove brani riflessivi, autunnali, umbratili, in cui convergono folk, rock, blues e pennellate psichedeliche.
“Banana sattva” è un viaggio surreale alle origini dell’universo, raccontato con toni visionari e un’ironia cosmica. La narrazione prende vita da un’immagine tanto assurda quanto suggestiva: lo spirito cosmico scivola su una buccia di banana, generando la molteplicità del cosmo. Le stelle nascono dalla sua disgregazione e la musica diventa il suono eterno di quella caduta primordiale.
“Bossa” è un brano ironico e spensierato che cattura la frustrazione di sentirsi dire le solite frasi come “dovresti fare questo genere di musica”, “dai, cantami questa canzone” o “mi piace tanto la tua musica” (peccato che poi non la ascoltino mai).
British Columbia è il nuovo singolo della band anconetana Māyā. Viaggio sonoro tra fughe esotiche e paesaggi cinematografici, il brano anticipa il debut album Artifício Fantástico, in uscita il 23 maggio per Bloody Sound.
‘Castigo’ è un crescendo di post-rock ansioso e incalzante, il suono di una lotta interiore che si consuma ogni giorno. Il brano cattura la frustrazione di sentirsi bloccati, con tutto a portata di mano, ma irrimediabilmente distante con una linea vocale di matrice quasi grunge.
Un libro veloce e agile che analizza alcune delle rivalità più note nella musica pop/rock (i Gallaghers, Paul e John, Blur e Oasis, Waters e Gilmour) ma anche quelle più occulte (Prince/Michael Jackson, Simon e Garfunkel, l’incredibile intreccio di antipatie e odio all’interno dei Beach Boys).
Cesare Ferioli è un veterano della scena sottoculturale bolognese e nazionale, passato dal punk allo skinhead fino ad approdare al rockabilly e dintorni.
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