CCCP – Fedeli Alla Linea – Onde
Dall’album “Altro Che Nuovo Nuovo”
Una produzione SMK Factory 2024
Direzione della fotografia: Nicola Zambelli
Montaggio: Angelica Gentilini
Dall’album “Altro Che Nuovo Nuovo”
Una produzione SMK Factory 2024
Direzione della fotografia: Nicola Zambelli
Montaggio: Angelica Gentilini
Una veloce disamina su come (e chi) si faceva musica durante il ventennio fascista, attraverso alcuni dati e aneddoti.
La lunga e dettagliata storia di “Beatle George”, rimasto tale nonostante i reiterati tentativi di sfuggire “a una storia dell’orrore, terribile, folle, un vero incubo, un’esperienza caratterizzata da pazzia, panico, paranoia” (come ha più volte dichiarato).
Dopo la pubblicazione, funestata da inenarrabili polemiche, “c’è questo/non c’è quello”, “dovrebbe essere nei primi 10, non al 22° posto”, di “100 dischi essenziali new wave e post punk italiani”, un anno fa LUCA FRAZZI, nella guida estiva di “Rumore”, si dedica ai 100 dischi PUNK, dal 1977 al 1982, ovvero tutto ciò che è arrivato PRIMA dell’hardcore o che comunque ne ha intercettato solo i pionieristici esempi (CCM, Wrecthed, Chelsea Hotel, Indigesti, Fall Out, Peggio Punx, Nabat).
L’universalità dell’opera dei Beatles si evidenzia anche da un libro come questo, scritto da un diciottenne, innamorato dei Fab Four che affronta l’improbo compito di redigere, per ogni giorno dell’anno, una recensione di una brano dei Fab Four.
Una biografia elegante, sobria, raffinata tanto quanto il soggetto, il favoloso CHARLIE WATTS.
Un dettagliatissimo resoconto dei concerti italiani dei NIRVANA, dal primo breve e caotico tour con i Tad (ero presente al “Bloom” al delirio che accadde) del 1989, alle esibizioni di un gruppo ormai famosissimo in tutto il mondo.
Lorenzo Calza è un rinomato sceneggiatore e fumettista (“Julia, le avventure di una criminologa” (Sergio Bonelli Editore), “She”, vignetta al femminile (Il Fatto Quotidiano, Vanityfair.it), scrittore, osservatore da sempre attento a quello che ci gira intorno, autore di altri libri e saggi.
Un perfetto romanzo di formazione se non fosse “solo” l’autobiografia di un musicista che ha marchiato a fuoco la stagione Ottanta/Novanta.
Stefano Scrima ci ha abituati a ottimi e interessanti saggi sulla musica, vista da varie angolazioni, con approfondimenti sempre centrati e stimolanti.
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