SFREGIO – Non rompere i coglioni
Riprese, regia e montaggio: Nicola Dongo
Band: Seth, Grinder, Doctor Rock, Ylme
Riprese, regia e montaggio: Nicola Dongo
Band: Seth, Grinder, Doctor Rock, Ylme
“Little Light” della band trip-hop/dark-wave milanese PINHDAR. È il secondo singolo in vista dell’uscita, fissata per il 22 marzo, dell’atteso secondo album “A Sparkle On The Dark Water”. Il brano è capace di farci immergere nel loro vellutato ed affascinante universo fatto di eleganti chiaroscuri.
Lies è accompagnato da un videoclip di Silvia Maggi, regista e film-maker italiana attiva a Berlino, fattasi conoscere per le sue storie che catturano e fanno risplendere una luce sulle persone queer, sulle comunità underground e sulla body positivity. Al video partecipano Alos e Secret Maddalena.
‘Oro’ è il primo estratto dal nuovo album degli Indianizer, secondo disco registrato interamente in italiano e sesto della loro decennale storia.
It’s Been Too Long” è un inno alla libertà ritrovata dopo un lungo periodo di apatia e clausura a causa della pandemia. Uno shuffle atipico, arricchito dalla voce e dalla chitarra di Mike Zito, produttore artistico e “quinto Bad Blues” per l’occasione.
“Al di là delle stelle” è un brano semplice e delicato, una canzone d’amore dove la forza del sentimento permette di raggiungersi in ogni momento, anche se lontani fisicamente.
Il testo della canzone vuole indurti, come ascoltatore, a praticare la “mindfulness” focalizzandoti sui sentimenti di tristezza o stanchezza che stai provando. Medita con attenzione su ciò che senti.
Nel videoclip Edodacapo vuole ballare e alleggerire la tristezza, strappare sorrisi nonostante il testo malinconico del brano. E si serve della musica ritmata, intensa, potente. Per iniziare a muovere i piedi, poi le braccia, poi tutto il corpo ed essere liberi di muoversi, essere semplicemente sé stessi.
Il brano, interamente concepito da Luca Caperna, vede l’artista impegnato nella scrittura, nell’arrangiamento e nella registrazione in home recording, suonando personalmente tutti gli strumenti presenti nella traccia.
“Loophole” è un brano scritto da Fik durante la pandemia del Covid-19 e parla di giustizia sociale, di un carnevale che ritorna e permane come simbolo dell’autodeterminazione dei propri corpi, di ecologia, di odio e di pregiudizio, ed altri temi sociali, con accenni al dadaismo.
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