EMIDIO DE BERARDINIS – Gli occhi di mio padre

Esce il videoclip di “Gli Occhi di Mio Padre”, il nuovo lavoro del cantautore Emidio De Berardinis (tratto dall’album Via Ignis), un brano intenso e visionario che diventa immagine, simbolo e viaggio interiore. Il video è un vero e proprio racconto visivo, dove le immagini non seguono semplicemente la musica, ma danzano con essa, amplificando il senso profondo del testo e guidando lo spettatore in un territorio emotivo e spirituale. Ogni scena è pensata come un riflesso, uno specchio, un varco: perché dietro ogni sguardo si nasconde una storia, e quella storia inevitabilmente risuona negli occhi di chi osserva.Per chi è pronto a lasciarsi attraversare, il videoclip diventa un’esperienza rivelatrice: non solo visione, ma luce che illumina l’anima.

Il brano “Gli Occhi di Mio Padre” è un’ascesa. Non guarda indietro, ma risale. Non è nostalgia: è risveglio. Il brano affronta la possibilità – spesso dolorosa, ma necessaria – di riconoscere che molti dei nostri modelli, dei nostri sogni, persino delle nostre idee sull’amore, non sono davvero nostri: sono eredità inconsapevoli, forme ricevute che a volte soffocano l’Essenza invece di nutrirla. Gli occhi diventano così portali: attraverso essi si può perdere se stessi oppure ritrovarsi.

Nell’erranza dello Spirito tra i deserti dell’apparenza, l’uomo si lascia tentare da ciò che brilla ma non nutre, finché arriva la notte e gli occhi si chiudono. Solo allora può iniziare il vero sogno: quello in cui il cielo non è più sopra, ma dentro. Il brano ricorda che tutto dipende da chi guarda: se guarda la mente controllante, vede prigioni; se guarda la coscienza, vede porte; se guarda l’Amore, vede l’origine stessa della realtà.“Gli Occhi di Mio Padre” è una carezza agli sguardi mancati, un saluto ai padri rimasti ancorati alle loro certezze, un canto per liberare la vita dalle eredità che l’hanno appesantita. Ma è anche una benedizione: perché proprio in quello sguardo spento si accende la fiamma nuova di chi ha scelto di vedere davvero.

Credits

Video, Testo, Voce e musica: Emidio De Berardinis

Mix, Edit e Master: Stefano Lelii presso La Baia dei Porci

Pianoforte suonato da Flavio Marozzi

IL DISCO

Via Ignis è un viaggio dentro il fuoco interiore: piano malinconico, archi che feriscono e curano, brani che passano dalla dolcezza alla Satie (Gli occhi di mio padre) alla tensione rituale di Filia filii tui. Non un disco: un attraversamento

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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