Il brano fa parte della trilogia “Imperfect Disconnect” pubblicata da INRI Classic.
Auànno (che in napoletano arcaico significa “quest’anno”) è il secondo video-singolo di KamAak estratto dall’Ep “Imperfect Disconnect” edito dalla label INRI Classic.
Il brano è disponibile su tutti gli store digitali e viene pubblicato anche con un videoclip della regista Anna Castiello.
Il secondo tassello della trilogia dedicata agli elementi, tradizioni e culture millenarie dell’area vesuviana si aggiunge a “Onne”, il primo brano che celebrava la forza creativa/distruttiva del Creator Vesevo.
Il duo, composto dalla violinista e performer Stella Manfredie dal bassista e producer Luigi Castiello, con “Auànno” continua il suo personale viaggio introspettivo tra tradizione e innovazione.
Per questa composizione la ricerca etnomusicologica riguarda il culto della Madonna, espressione religiosa che ha un fortissimo legame con la società partenopea. KamAak ha così avviato studi approfonditi su alcune dei riti mariani più importanti della Campania: la Festa della Madonna delle Galline di Pagani e quella della Madonna dell’Arco, tra le più popolari e antiche nate a metà del XV secolo; catturando e registrando in presa diretta i soundscapes tipici di questi riti.
Le feste e le tradizioni popolari rappresentano la storia e l’identità di un territorio e di una comunità. Le rievocazioni storiche e il mantenimento delle feste e delle tradizioni che vengono ripetute di anno in anno costituiscono un bagaglio culturale da preservare e tramandare e rappresentano risorse eccellenti capaci inoltre di mettere in atto processi di sviluppo locale.
Dopo due anni di stop di questi riti, dovuti dal Covid-19, i KamAak, con una squadra di videomaker e fotografi, hanno colto il fervore di un popolo nel valorizzare gesti tradizionali di cui erano stati privati.
Per il video che accompagnaAuànno ri-appare Deva, la bambina dai capelli color lava già protagonista in “Onne”, che in un continuum spazio-temporale smette di esplorare il mare ed è pronta a rievocare il passato che l’aiuterà, ancora una volta, nella ricerca della sua identità.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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