KENTO – Tutto e subito
Dopo gli ultimi due album con la all star band The Voodoo Brothers, Kento torna alla dimensione solista con il nuovo singolo “Tutto e subito”, disponibile da mercoledì 5 giugno in tutte le piattaforme digitali per Glory Hole / Artist First.
La pubblicazione inaugura un nuovo corso del progetto Kento, uno spartiacque della sua carriera che porta il rapper verso una nuova dimensione che unisce passato, presente e futuro. Un deciso cambio di sound, la collaborazione con Glory Hole e un disco in cantiere sono gli elementi che gradualmente stanno tracciando la nuova rotta intrapresa oggi dall’MC. Mettersi nuovamente in gioco senza scendere a compromessi è l’obiettivo che Kento sta portando avanti in questa nuova fase del suo percorso umano e artistico con il ritorno a una dimensione più personale, dove le parole diventano ancor di più la cifra stilistica della sua produzione. La scelta di Kento è quella di associare la sensibilità verso il sociale aprendosi a sonorità moderne, dove testi profondi possano comunque far saltare e ballare il pubblico. Un rap impegnato e maturo, senza incatenare il pubblico alle nostalgie del passato. La produzione di Matteo “Peight” Vitagliano è ricca di elettronica, beat contemporanei e una ritmica “up” dall’inizio alla fine del pezzo.
Dal punto di vista delle liriche, l’artista vuole metaforicamente “accendere un fuoco sotterraneo che si espande per tutta la città prima di esplodere”. Cita esplicitamente Nanni Balestrini, che è uno dei poeti e scrittori che più lo hanno influenzato nella scrittura. Lotta controcorrente, controcultura e antifascismo sono i concetti che vengono sviluppati in “Tutto e subito”.
Il videoclip, realizzato in collaborazione col collettivo Azione Antifascista Roma Est e firmato da Stefano Pedretti, parte dall’inquadratura dalla celebre Minerva, statua simbolo dell’università La Sapienza di Roma. Nelle riprese si alternano le immagini di un live di Kento a un’azione di writing e street art antifascista. Le immagini del concerto sono state raccolte durante uno degli eventi autogestiti presso l’ateneo romano, descritti dalla stampa come “rave illegali”.
“Con le immagini abbiamo voluto raccontare alcune delle forme di espressione più vitali e controverse del nostro tempo – spiega Kento – e, allo stesso tempo, far provare allo spettatore l’adrenalina e l’amore che si prova sul palco e in prima fila nei momenti di contestazione“.
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