MICHELE GROSSO – Sei come l’Africa

Introduzione al brano

Il brano evidenzia come dalle avversità possano nascere le cose più belle, care ed irripetibili e come tutto ciò che nasce dalla semplicità possa diventare rarità ed esclusività.

La bellezza pura e la semplicità, paragonabili all’Africa, in grado di fare più effetto perfino di posti straordinari e mozzafiato come il Grand Canyon e Niagara falls, o di simboli del “progresso” e della “ricchezza costruita” come New York.

La capacità di saper aspettare e nel frattempo la consapevolezza di doversi godere i momenti più belli.. L’obiettivo principale è trasmettere un’energia “favolosa” attraverso un sound tribale che aiuta a definire il forte legame armonico tra donna e natura nella loro purezza e bellezza. Un testo semplice che esplode nel ritornello con la descrizione  dei soggetti “Protagonisti” del brano rappresentati da una serie di aggettivi. Insomma magia pura!

 

Biografia:

Michele Grosso cresce con la passione per la musica. Studia in conservatorio Violino e consegue il diploma di teoria e solfeggio. Fin dall’epoca del liceo inizia a scrivere dei brani cantautorali ma decide di proseguire all’università conseguendo una laurea in economia a pieni voti ed un master in finanza, intraprende poi la carriera nel campo dei servizi finanziari e  diventa Manager di un’importante multinazionale.

Michele non abbandona mai la musica ed improvvisamente si riaccende la vena creativa che lo porta a scrivere una serie di brani maturi che lo convinceranno ad  intraprendere la strada che ha sognato di seguire fin da bambino: quella che lo porterà a comunicare le proprie emozioni e sensazioni attraverso la musica!

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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