NEBULA – La danza del serpente

L’avevamo lasciata con “Le voci del deserto” e “La scelta di Archimede”, i primi due singoli di questo nuovo capitolo discografico con NOS Records.
Nebüla è il nome del progetto musicale solista di Azzurra Buccoliero, cantante e polistrumentista pugliese di stanza a Milano, già impegnata negli scorsi anni con la band BluÌ€mia (degno di nota l’album Wild Type).
Dopo la parentesi Blùmia, Azzurra ha intrapreso l’avventura di questo nuovo percorso pubblicando il primo LP Supernovae (Seahorse Records, 2021), un disco con sonoritaÌ€ indie, fino ad approdare, per il secondo lavoro sulla lunga distanza, nel roster della label pugliese NOS Records, un’etichetta indipendente con un catalogo in velocissima espansione che sta facendo parlare molto di sé nell’ultimo anno (un posizionamento sul terzo gradino del podio nella classifica delle migliori label indipendenti italiane del MEI e un posto nella cinquina finale del Premio Tenco 2024, con l’LP collettaneo Stagioni. Tributo ai Massimo Volume).
“La danza del serpente” prosegue la coerente strada stilistica di Nebüla, sempre sul crinale tra un cantautorato elegante, un power-pop con chitarre che strizzano l’occhio all’alternative degli anni Novanta e raffinati arrangiamenti elettronici.
Così ce lo racconta l’Autrice:

Il testo ruota attorno a un incontro: due sguardi e due vite diverse. Toccarsi con la mente, per poi non riuscire più a tornare indietro. Fra sonorità frigie, si intrecciano voci che evocano la passione e il desiderio, oltre che l’incapacità di domare gli istinti, essendo completamente coinvolti da un’altra anima. 
In fondo si tratta di una scena abbastanza quotidiana: due persone già impegnate che si guardano per la prima volta e si sorridono con gli occhi. L’ispirazione l’ho tratta dal film epocale Blow, in cui Johnny Deep fissa Penelope Cruz e le prime parole che si scambiano sono “Ciao, ci conosciamo?”… “No, non credo.”…“Perché mi sorridi?”…“E tu, perché sorridi?”.
Sappiamo domare la voglia di esplorare nuove menti e di vivere la vita al 100%? Questa è la domanda alla base di tutta la canzone. La danza del serpente è la crepa che si insinua nella mente quando le relazioni che abbiamo sono ormai alla deriva e abbiamo sempre bisogno di stimoli per non accasciarci nell’abitudine.

Il singolo, in uscita il 21 luglio su Spotify e su tutti gli stores digitali per NOS Records con distribuzione Believe Music, è accompagnato da un videoclip ufficiale realizzato e diretto dal regista pugliese Eugenio Pranzo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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