NERO KANE † Mary Of Silence
Kane e Stella sono i protagonisti del cortometraggio, che, seguendo il concept cinematografico dell’album, combina elementi paesaggistici western americani, in particolare ghost town californiane, con elementi iconografici della cultura religiosa europea a tessere una psichedelia sonora ed estetica algida e cupa.
“Racconti alla deriva e illusioni cinematografiche, come una processione desolata per i vivi, alla ricerca di qualcosa in cui credere.”
American Songwriter (USA)
“Fortemente improntato al sound originale del duo Nick Cave – Warren Ellis e all’estetica gotica americana, incantesimi drappeggiati di echi arrivano ad evocare la densità degli Swans.”
Obskure (FR)
“Cantautore italiano tra i meno italiani in circolazione…una moltitudine di influenze che lo portano a creare un sound personale, canzoni di un livello notevole come l’intero album.”
Rockambula (IT)
“Un elegante pacchetto dark che suona familiare e insolito allo stesso tempo.”
Louder Than War (UK)
“Dal polveroso e desertico blues del primo lavoro a una dimensione mitteleuropea, grazie alla voce di Samantha Stella, che rievoca in modo inquietante il fantasma vocale di Nico, tra i Velvet Underground più cupi e un groove di stampo Mark Lanegan, per un album molto intenso, vero, originale.”
Classic Rock (IT)
“Mescolare l’influenza di Johnny Cash, Townes Van Zandt e la colonna sonora di Ry Cooder con lo psych-folk e l’influenza visiva e letterale del rinascimento italiano e l’iconografia del cristianesimo medievale non sarebbe una scelta ovvia per molti musicisti.”
Americana-UK (UK)
“Sempre più cupa e solenne la musica di Nero Kane, rivelatosi con uno suggestivo esordio discografico. Forte di un’impostazione da dark-psych Americana, compie adesso un passo ulteriore, spostando lentamente l’obbiettivo dalle desolate lande dell’anima di “Love In A Dying World” alla mistica visionarietà di “Tales of Faith and Lunacy””.
BlowUp (IT)
“Il canto interiore dell’anima folk, ma vivificato in una prospettiva lisergico mistica del doom, in un cuore cinematico allucinatorio e neopagano che evoca Wenders, Lynch, Bartas e l’ungherese Tarr.”
Rumore (IT)
“Lo stile di Nero Kane incanala le energie di Nick Cave, Johnny Cash, Orville Peck, di Paris, Texas di Wim Wender, Dead Man di Jim Jarmusch e i visionari paesaggi di confine di Cormac McCarthy.”
Post-Punk (USA)
“Tales of Faith and Lunacy, uno dei migliori episodi dell’intera discografia italiana usciti in questo strano 2020. Un viaggio della mente, del corpo e dello spirito.”
“Questo è un ipnotizzante cocktail di dubbi, speranza infranta e ricerca eterna di significato e salvezza.”
The Big Take Over (USA)
“Lord Won’t Come, straordinaria traccia d’apertura dell’album, una delle scritture dall’impatto emotivo più profondo ascoltate quest’anno.”
“Traccia oscura nella vena di David Lynch che lotta con il tema della fede e della spiritualità, la canzone e il video lo fanno con un mood artistico dark che si trova solo nella vera originalità e nella grazia distopica.”
Jammerzine (USA)
“Dopo pochi suoni diventa chiaro che Tales Of Faith And Lunacy trasmetterà un’esperienza straordinaria.”
Rocktimes (DE)
“Nero Kane è diventato un maestro di psichedelia evocativa, oscura e dalle sfumature Western.”
Commenti recenti