NUMA NARDONI – Numa non mollare l’osso / Sei anche Michelle
Il rock non ha mai sopportato le identità ordinate. Numa Nardoni lo prende alla lettera.
Dentro “La Camera di Plastica” ci sono la guerra, la disillusione digitale e “Sei anche Michelle”, terza traccia del disco che apre un fronte di discussione sulla coesistenza identitaria: l’identità scelta, quella che vive fuori dai perimetri del “compatibile”, dell'”appropriato”, del lineare.
La canzone racconta la storia — immaginata ma estremamente plausibile — di un medico stimato e rispettato di giorno; drag queen la notte. Non un alter ego artistico o un espediente narrativo: due territori esistenziali che coabitano e si parlano nello stesso corpo, spesso costretti a non guardarsi negli occhi perché il mondo preferisce vederli separati.
Nardoni non racconta il mondo drag come simbolo o vessillo, ma come pratica di nominazione del Sé, come affermazione che non ha bisogno di aule di convalida né di autorizzazioni preventive per esistere ed esprimersi in pienezza.
Nel video, co-protagonista la drag queen Niccolò Gabbrielli, musicisti e un immaginario che si muove tra ambulatori, camerini, luci al neon e make up.
L’attenzione, anziché virare sulla metamorfosi, si focalizza sulla simultaneità, su quando nessun lato deve più arretrare per fare spazio agli altri.



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