FRANCESCA BONO – Crumpled Canvas
Sembra di ascoltare una Pj Harvey gentile e sognante che gorgheggia con una Bjork più tranquilla del solito.
Sembra di ascoltare una Pj Harvey gentile e sognante che gorgheggia con una Bjork più tranquilla del solito.
Per la prima volta un lavoro tutto in italiano, dalla forte impronta cantautorale, con il pianoforte in particolare evidenza a tessere basi e melodie conturbanti, eccellenti orchestrazioni, un lirismo spesso aspro, un uso, piuttosto discreto ma essenziale di elettronica.
Tra cantautorato e hard rock, un pezzo di grande atmosfera che presenta il gruppo al grande pubblico nazionale.
“Tutti i miei piani”, terzo video estratto dall’omonimo EP di Folcast, con la regia di Giacomo Citro. Per raccontare il nuovo lavoro discografico, Folcast sceglie uno dei brani più rappresentativi: una dedica all’amore incommensurabile che nutre per sua figlia, sentimento profondo e travolgente capace di dare un nuovo significato alle esperienze quotidiane.
Il videoclip della title track, una canzone autobiografica che parla dell’incertezza dei luoghi fisici.
Il video di “Avvertimento”, terzo estratto da “Vico Viviani”, il nuovo album di Fiorenza Calogero. Il brano vede la partecipazione di Elena Ledda, una delle voci più autorevoli della scena musicale tradizionale sarda e mediterranea. Sia il testo che la musica originali portano la firma di Raffaele Viviani, mentre la direzione musicale e gli arrangiamenti di questa versione sono curati da Marcello Vitale.
Atmosfera apocalittica che guarda a post punk, elettronica spinta, sperimentazione, CCCP, Offlaga Discopax, Teatro degli Orrori.
Musica contemplativa, elettronica, solenne, “spaziale” (non di rado riporta alle atmosfere care ai Tangerine Dream), avvolgente.
Realizzato da Guendalina e Leonardo Vannini
Testo e musica di Massimiliano Larocca tratto dall’album “Dáimōn” (La Chute Dischi / Santeria Records 2023)
Produzione artistica: Hugo Race
A due anni di distanza dall’ottimo “The aunt’s house”, tornano ad affacciarsi sulle scene i Cazale di Paolo Gradari, uno dei progetti più affascinanti emersi dal sottobosco musicale romagnolo, e non solo.
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