STIUI – Lasciami fermo qua
A volte è difficile affrontare la realtà, accettare le dinamiche distorte della società in cui viviamo, venire travolti da eventi, atteggiamenti e personaggi che sfuggono al nostro controllo, ormai divenuti ineluttabili.
A volte è difficile affrontare la realtà, accettare le dinamiche distorte della società in cui viviamo, venire travolti da eventi, atteggiamenti e personaggi che sfuggono al nostro controllo, ormai divenuti ineluttabili.
Il singolo è accompagnato dal videoclip che ne cattura tutta l’energia e la condensa in una location semplice ma suggestiva dove la band da sfogo a tutte le emozioni racchiuse nel pezzo.
Line up:
Lorenzo Cortoni (Voce, chitarra)
Fabio Lanciotti (Chitarra)
Giulio Guaitolini (Basso)
Cristiano Ruggiero (Batteria)
La splendida avventura della 2TONE RECORDS, fulminante, breve, accesasi come una stella sfavillante ed esplosa come una (champagne) supernova, lasciando luminosi detriti vaganti fino ai giorni nostri, raccontata attraverso minuziosi particolari in questo eccellente libro (tradotto in italiano da Flavio Frezza per Hellnation Libri).
Il libro è molto divertente e appassionante, nel svelarci una lunga serie di particolari intriganti che abbracciano uno scibile sonoro e artistico ampissimo, da James Brown ad Aphex Twins, da Bob Dylan agli Iron Maiden, da Radiohead a Frank Zappa.
Un dettagliatissimo resoconto dei concerti italiani dei NIRVANA, dal primo breve e caotico tour con i Tad (ero presente al “Bloom” al delirio che accadde) del 1989, alle esibizioni di un gruppo ormai famosissimo in tutto il mondo.
Un perfetto romanzo di formazione se non fosse “solo” l’autobiografia di un musicista che ha marchiato a fuoco la stagione Ottanta/Novanta.
Sette brani in cui si dimostra autore ed esecutore eclettico, non lontano dalle dinamiche compositive di Daniele Silvestri.
Un lavoro profondamente intimista, giocato su tinte crepuscolari, suonato all’insegna del minimalismo (prevalentemente pianoforte e voce) tra Enzo Jannacci, Lucio Battisti, Lucio Dalla, Fabio Concato.
Siamo nell’ambito del miglior prog rock di matrice anni Settanta, da Genesis a Jethro Tull, folate hard rock e momenti melodici alla Procol Harum.
Commenti recenti