REVMAN – L’amicizia è una cosa seria

Legalità e rap si incontrano ancora una volta grazie a Revman, il poliziotto rapper che ha fatto della musica uno strumento di dialogo e cambiamento, unendo l’impegno civico ad un genere spesso considerato controverso. Con due singoli inediti ed il suo primo libro autobiografico, l’artista-agente inaugura il 2025 raccontando la sua storia: quella di un uomo, di una persona che, come ciascuno di noi, coltiva sogni, ambizioni e passioni, intrecciandoli al suo percorso di vita come rappresentante delle Forze dell’Ordine e artista.

I due brani, in uscita a distanza di 12 giorni l’uno dall’altro, affrontano due temi complementari: la celebrazione dell’amicizia e la forza di rispondere agli haters trasformando le critiche in occasioni di dialogo.

Il primo singolo, “L’amicizia è una cosa seria”, disponibile dal 13 gennaio in tutti i digital store e su YouTube con il videoclip ufficiale, mette al centro il valore delle relazioni sincere e il sostegno di chi ci accompagna lungo il nostro cammino. Revman descrive il brano come un gesto di gratitudine verso chi ha creduto in lui, ma anche come un invito a riscoprire il valore delle relazioni genuine. Perché, come ricorda il titolo, l’amicizia è davvero una cosa seria: un legame che ci rende liberi e che può fare la differenza nei momenti più difficili. Proposto come brano fuori gara a Sanremo 2025, con l’intento di portare un messaggio solidale alla kermesse, il testo si fonda sull’approccio educativo da sempre caro a Revman, lo stesso che anima i suoi laboratori rap per i giovani delle scuole primarie e secondarie nelle periferie milanesi.

«Ho scritto questa canzone pensando a quegli amici che mi hanno aiutato a superare gli ostacoli e a trovare la mia strada – racconta Revman –. L’amicizia è una forza che merita di essere celebrata, soprattutto oggi, in un mondo sempre più diviso e divisivo.»

Il 25 Gennaio sarà invece il turno di “Legittima Difesa”, un manifesto contro il cyberbullismo e una risposta agli haters. Con rime affilate e un flow distintivo, Revman invita a reagire all’odio online con intelligenza e rispetto delle regole. Il brano nasce dall’esperienza personale dell’artista e vuole essere una voce di sostegno per chi si sente vulnerabile di fronte agli attacchi digitali, dimostrando che è possibile fronteggiarli senza scendere a compromessi.

«Essere un poliziotto rapper significa vivere sotto una lente di ingrandimento, giudicato per l’uniforme prima ancora che per la persona – prosegue –. Ho affrontato critiche, attacchi personali e pregiudizi, ma anche le mie insicurezze. Questo brano non vuole essere un contrattacco, ma un invito a guardare oltre: dietro ogni divisa c’è un essere umano, con sogni e battaglie, così come dietro ogni profilo social.»

Non solo una risposta ai detrattori, quindi, ma anche un messaggio ispirazionale per chi subisce attacchi o critiche. Revman dimostra ancora una volta che si può reagire con stile, legalità e intelligenza, usando la musica come strumento di connessione, crescita reciproca e riscatto personale.

Ad arricchire questo inizio d’anno già denso di emozioni, il poliziotto-rapper palermitano d’adozione milanese annuncia anche l’uscita del suo primo libro, “Un Viaggio tra Legalità, Musica e Ispirazione”. Un’opera autobiografica che svela il percorso di un uomo capace di fondere il rigore della divisa con la passione per il rap, mostrando che è possibile conciliare mondi apparentemente distanti. Il libro svela le esperienze vissute da Revman, alternando momenti di introspezione a riflessioni sulle responsabilità e i sacrifici che il suo ruolo comporta. È un diario intimo che condivide le sue scelte, le difficoltà incontrate lungo il cammino e la forza di continuare a credere nei propri valori.

«Questo libro è un pezzo importante della mia vita – conclude Revman –. Credo sia fondamentale raccontare non solo le vittorie, ma anche i momenti di incertezza e crescita; la realtà con i suoi alti e bassi. Non è sempre facile trovare un equilibrio tra dovere e passioni, ma ogni passo compiuto, anche il più incerto, può farci scoprire nuove possibilità e portarci verso qualcosa di grande.»

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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