SAWARA – Ananda

Regia: Gabriele Pozzoni
Camera e aiuto regia: Gabriele Pozzoni, Loic Traquelet, Ernesto Stucchi
Montaggio e post-produzione: Gabriele Pozzoni

Ananda” è il primo video da “L’Eccitante Attesa”, il nuovo disco di Sawara uscito lo scorso 27 maggio come terza pubblicazione in tre anni. Il clip è stato realizzato dal videomaker Gabriele Pozzoni e vede la partecipazione, oltre che dello stesso Sawara, anche di Athena Bassani.

Quando si racconta una storia in una canzone – spiega Sawara – è bello poter immaginare che nei tre minuti in cui qualsiasi persona se la ascolta passino immagini e situazioni completamente diverse. Questa è la difficoltà mia personale nell’approcciarmi ad un’idea per un video. Di conseguenza per Ananda si è pensato ad un video minimale, asciutto, in cui l’attesa e il desiderio possano essere colti in modo trasversale e differente, a secondo delle variegate interpretazioni intime, con protagonista la bottiglia con un cuore, per un amore da bersi, già bevuto o che forse non si potrà bere…

Per Sawara “Ananda” – che in Sanscrito significa “orgasmo” – è “una parola che va oltre il suo significato originario: è lo stato naturale degli esseri viventi, la beatitudine infinita, perché la nostra vita nasce dall’unione di due amanti che godono l’uno dell’altro. Dunque Ananda è qualcosa che non può essere detta, ma che va vissuta.

Dopo “SawaraNonEsiste” e “Il Tempo Supplementare” “L’Eccitante Attesa” è il terzo disco che Sawara realizza dal 2015 ad oggi. A detta di molti Fabio Agnesina, questo il vero nome di Sawara, è un cantautore che scrive canzoni e le canta con un timbro di voce unico, grave, sporco, sincero. Insieme a lui un manipolo di musicisti pronti ad imbastire torrenti impetuosi di elettricità chitarristica o infilzare smagrite strutture trip-hop in sospensione. Il tutto per costruire un disco d’amore che ha come tema l’attendere e il desiderare, puntellato da parole che riguardano la più profonda essenza umana. Quelle di Sawara sono preghiere laiche che provengono dalle costole e cercano una verticale salvezza terrena.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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