Stefano Scrima – Sto solo dormendo
Stefano Scrima ci ha abituati a ottimi e interessanti saggi sulla musica, vista da varie angolazioni, con approfondimenti sempre centrati e stimolanti.
In questo caso l’analisi va all’opera di JOHN LENNON, attraverso le sue varie fasi compositive.
Il proletario ribelle che, per primo nei Beatles, esce dalla narrazione easy/cuore/amore del primo periodo con brani drammatici ed esistenziali come “I’m a loser”, “Help!”, “Nowhere man”.
Verranno l’impegno politico già accennato in “Revolution”, il pacifismo e l’inasprimento delle posizioni con “Power to the people” e il militante “Sometime in New York City”, costantemente in una situazione contraddittoria (la star ricca sfondata che inneggia alla “rivoluzione”).
“Negli anni Sessanta e Settanta mi ero un po’ improvvisato nella cosiddetta politica, più che altro per un senso di colpa.
Il senso di colpa di essere ricco e anche pensando che pace e amore non fossero abbastanza, che bisognasse farsi sparare o qualcosa del genere epr essere uno del popolo”.
“L’errore più grave che io e Yoko commettemmo in quel periodo fu di lasciarci influenzare da quei macho “veri rivoluzionari” con le loro folli idee sulla necessità di ammazzare la gente per liberarla dal capitalismo e/o comunismo (dipende da come la pensate).”
Alla fine il ritiro per dedicarsi alla famiglia e a sé stesso, coltivando la sua innata pigrizia (“I’m only sleeping”, appunto).
“Yoko mi ha fatto capire che un’alternativa era possibile. Non sei obbligato a farlo…se non produrrò nient’altro da offrire al consumo del pubblico se non il silenzio, così sia. Amen”.
L’epilogo lo conosciamo, purtroppo.
Il libro è un ulteriore tassello, frutto di una visione personale e originale dell’autore, che non mancherà di essere apprezzatissima dai Beatlesiani e dai cultori di “certa musica”.
Stefano Scrima
Sto solo dormendo
Arcana
92 pagine
12 euro
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