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Il terzo album del trio partenopeo prosegue il cammino nella sapiente fusione di ritmi e sapori balcanici, tzigani, mediterranei, napoletani, tempi in levare.
Il terzo album del trio partenopeo prosegue il cammino nella sapiente fusione di ritmi e sapori balcanici, tzigani, mediterranei, napoletani, tempi in levare.
Girato tra la spiaggia intrisa di mito e leggenda de “Le due sorelle” di Torre dell’Orso e altri luoghi assolati e magici del Salento -terra della band- il videoclip unisce i CRIFIU e gli Après la Classe in un viaggio emotivo pieno di luce che fa danzare in un grazie corale alla vita, alle piccole bellezze, alle gioie e alle fatiche che la compongono. Protagonista del video l’argentina Guillermina Cano.
Il brano La libertà è un brano che ci sembrava giusto scrivere per il momento in cui nel mondo tutto si parla meno che di libertà, è sempre un brano in versione folk con un finale ballabile sulla falsa riga del ballo popolare..
Il nuovo brano della cantautrice catanese, pubblicato da Caronte Music Group via Altafonte Italia (Sony Music Entertainment), è una celebrazione dell’estate, della passione e della cultura siciliana.
Le atmosfere acustiche e psichedeliche di questo nuovo lavoro ci portano sui sentieri di Grace Slick, Sandy Denny, del folk ammantato di colori e umori cerebrali a cavallo tra i Sessanta e i Settanta.
“Love and Die” è il primo singolo ufficiale dei bolognesi Naïmah, interessantissimo quartetto composto da Beatrice Lenzini (voce), Fabio Mazzini (chitarra e grancassa), Giovanni Tamburini (flicorno) e Luca Pasotti (basso fretless), con un sound ipnotico in bilico tra folk, soul e desert blues, cantato rigorosamente in lingua inglese.
Un album che ne conferma lo spessore qualitativo e compositivo e il modo per attualizzare con personalità il patrimonio folk, a cui fanno evidente riferimento le atmosfere delle otto canzoni autografe.
“Te Porto a Napule” è la celebrazione di un neorinascimento. Una Napoli non più solo per i napoletani ma una Napoli di tutti e per tutti.
I dodici brani del nuovo album si muovono tra dream pop, folk, un gusto tra Lou Reed e Jonathan Richman che occasionalmente spunta, il delizioso mash up tra la Marianne Faithfull anni 60, Belle and Sebastian e Velvet Underground dell’iniziale “It’s time”, il garage rock.
Un gradevole viaggio in un calderone di sonorità e suggestioni genericamente “world music”, in cui convolano calypso, cumbia, dub, elettronica, mondi lontani.
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