ALEX ROSSI – Come stai?
Nel suo nuovo videoclip “Come stai?”, intriso di una malinconia solare, il cantante italo-francese Alex Rossi si immerge nei ricordi della sua terra d’origine, il Gers.
Nel suo nuovo videoclip “Come stai?”, intriso di una malinconia solare, il cantante italo-francese Alex Rossi si immerge nei ricordi della sua terra d’origine, il Gers.
Stoner rock, grunge, alt rock, un pizzico di psichedelia, tra Pearl Jam, Queens of the Stone Age e i nostri Ministri, Afterhours, Verdena, Karma, Ritmo Tribale.
I brani viaggiano in sentieri sonori difficilmente collocabili, tra folk inglese, psichedelia, blues, in una miscela visionaria, tra atmosfere sospese, semi acustiche che amano guardare spesso agli anni a cavallo tra Sessanta e Settanta.
“Cjaminà”, il nuovo singolo in lingua friulana di Bagliori d’Anima, il duo formato da Alessandro Pozzetto e Nico Odorico. Un brano che segna un punto di svolta nella loro evoluzione artistica con un suono moderno e con atmosfere sospese, dove la scrittura introspettiva di Pozzetto incontra l’anima musicale di Odorico, capace di fondere vibrazioni pop, pulsazioni elettroniche e l’energia rock.
Il videoclip ufficiale – diretto da R. Guglielmi, S. Cuccarese e D. Cuccarese – accompagna il brano tra sguardi trattenuti, movimenti rallentati e assenze a cui è necessario abituarsi. La pioggia è ovunque, come voce narrante invisibile, metafora di quello che è stato e che, ora, scivola via.
About the song: This is a typical mid 90’s new school hardcore song like 108/Life Of Agony/Into Another mixed with dark staff like Bauhaus/Joy Division/Killing Joke.
“Sogni In Svendita” è un brano che unisce la sonorità vivace del rock con una narrazione profonda e riflessiva, creando un’esperienza musicale coinvolgente e dinamica.
A una base di chiara ispirazione grunge/alt rock (che guarda non di rado a Soundgarden e primi Pearl Jam) si affiancano influenze stoner e psichedeliche, tentazioni hard rock, addirittura folate prog.
Unendo canzone d’autore a elettronica, new wave ed elementi strumentali popolari come la chitarra battente, il flicorno, il mandolino, producono un lavoro particolare, originale, avvolgente, distintivo.
“L’Ultima Sigaretta” è una confessione di libertà, il momento in cui si trova il coraggio di lasciar andare un amore,un dolore, una parte di sé. Tra luci soffuse, fumo e malinconia, le sue parole bruciano come verità dette troppo tardi ma ancora necessarie. Il brano rappresenta la colonna sonora di chi ha vissuto, perso e ora sceglie di ricominciare.
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