ASSURD – Jesce Sole
Le “ASSURD” nascono nel ’93 e riprendono i canti e le musiche delle tradizioni popolari del sud Italia.
Le “ASSURD” nascono nel ’93 e riprendono i canti e le musiche delle tradizioni popolari del sud Italia.
I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”, questo ci ricordava Gino Strada. Francesco Garolfi ha sempre condiviso questa idea e le riflessioni a essa legate, dalle quali è nato il suo secondo singolo cantautorale, dal titolo “Abbi Pietà”, che ha scritto, suonato, registrato e prodotto nel suo La Gare Studio
Il nuovo tassello nell’enorme mosaico del cantante, chitarrista polistrumentista e compositore ripercorre i consueti sentieri peculiari di Ellena, prevalentemente psichedelici. folk rock, blues. Un lavoro ampio, interessante e che ne conferma il valore.
L’album è molto curato sia nella scelta dei suoni che nei raffinati arrangiamenti, lo spessore compositivo di ottimo livello, la voce di Walter Valletta distintiva, la band precisa ed efficace.
«Nel video – dichiara il regista Alessandro Sabeone – abbiamo voluto rappresentare la vita quotidiana, dal punto di vista lavorativo, mostrando quello che non ci rende felici, identificandolo con un lavoro che ci tiene in gabbia.
“Dejavu” è un brano estivo e fresco, sia per quanto riguarda il testo che l’arrangiamento, che racconta di due ragazzi giovani e di un colpo di fulmine in una serata tranquilla.
“Non voglio sapere” è un brano fresco e upbeat caratterizzato da un arpeggio di chitarra acustica e una batteria RnB/hiphop, una canzone estiva e liberatoria che nasce con lo scopo di rivendicare un’indipendenza emotiva raggiunta nel tempo dall’artista dopo la rottura di una relazione tossica. I
Il video, realizzato da BIANCOSPINO, è la fedele ripresa in soggettiva di un viaggio in automobile, con squarci di case, fili elettrici dell’alta tensione ed alberi, miscelati ad effetti video associati al testo della canzone.
Tra i brani si infiltrano David Bowie, Marc Bolan, il primo Lou Reed ma anche Renato Zero, il Gianluca Grignani de “La fabbrica di plastica”, pennellate prog
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