MATI – Musica sulla mia pelle
“Musica sulla mia pelle” è il terzo singolo della giovane cantautrice Mati, un brano che cattura l’essenza di un amore desiderato attraverso melodie avvolgenti.
“Musica sulla mia pelle” è il terzo singolo della giovane cantautrice Mati, un brano che cattura l’essenza di un amore desiderato attraverso melodie avvolgenti.
“Ophelia” è una reinterpretazione della canzone originale di Francesco Guccini, tratta dall’album “Due anni dopo” del 1970. La nuova versione di Roberto Grossi, riarrangiata dalla talentuosa Lisa Brunetti, in arte Helle, è cantata insieme a Paolo Archetti Maestri, leader della storica band folk rock italiana Yo Yo Mundi.
“In bilico”, il nuovo singolo di Dica (Andrea Di Capua), giovanissimo artista del ferrarese, dopo il singolo di esordio dal titolo “Le 6”.
Sound personale, dai sapori hard rock/grunge (Guns N Roses, Audioslave e Soundgarden) e rock blues (Rivals Sons e Black Crowes in primis)
Sound abrasivo in canzoni che spaziano da assalti ritmici di estrazione punk rock a ballate ruvide, acide e sghembe di sapore lo-fi.
“Andiamo al mare” il nuovo singolo di Davide De Marinis con Vito Diomede e Asia, disponibile dallo stesso giorno in digitale. Il brano prodotto, arrangiato, suonato e mixato da Paolo Agosta presso il Bunker Home Studio è stato masterizzato da Marco Barusso presso il BRX Studio. La produzione esecutiva è di Vito Diomede.
Agosto è il secondo singolo degli Eraclea, orchestra balneare di Castelfranco Veneto (TV). La band, nata dall’incontro di cinque musicisti diversi per gusti ed estrazione musicale, è caratterizzata dai testi arguti e surreali di Roberto Lai, conditi con melodie e arrangiamenti accattivanti presi a prestito dagli anni 80, dove sintetizzatori e chitarre dialogano sorrette da una sezione ritmica che strizza l’occhio all’elettronica.
Coprodotto dallo stesso Vincenzo Del Corno e da Marco Barusso, che ha firmato anche l’ arrangiamento, “Love again” è un autentico omaggio all’universo post-punk e new wave degli anni ’80, con richiami alle sonorità dei Cure, dei Bauhaus e dei Chameleons. Un brano dal mood ipnotico e cupo che lascia spazio a godibili aperture, nell’intreccio inscindibile tra musica e parole.
L’AMANTE BUGIARDO è una composizione di Barbara Strozzi, compositrice veneziana del ‘600. Figlia adottiva (forse illegittima) di Giulio Strozzi visse all’ombra dei grandi compositori dell’epoca componendo prevalentemente arie per soprano da cantare presso l’Accademia degli Unisoni fondata dal padre.
Come sempre le compilation viaggiano tra alti e bassi a seconda dei gusti. In questo caso il livello è sempre più che alto e l’album di ottima fattura.
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