THE HUNTING DOGS – We are
In bilico tra elettronica, che diventa anche industrial (vedi la conclusiva “Animal no manual), canzone d’autore, sguardi a Bjork, sperimentazione, voglia di non adagiarsi su cliché risaputi.
In bilico tra elettronica, che diventa anche industrial (vedi la conclusiva “Animal no manual), canzone d’autore, sguardi a Bjork, sperimentazione, voglia di non adagiarsi su cliché risaputi.
Come sempre un brutale assalto sonoro, spietato, tra oscura psichedelia, doom, hard, stoner, metal, noise, sludge.
I Crancy Crock, band punk rock attiva dal 1997, tornano con un nuovo videoclip: La Guerra delle Lancette.
“Musica sulla mia pelle” è il terzo singolo della giovane cantautrice Mati, un brano che cattura l’essenza di un amore desiderato attraverso melodie avvolgenti.
“Ophelia” è una reinterpretazione della canzone originale di Francesco Guccini, tratta dall’album “Due anni dopo” del 1970. La nuova versione di Roberto Grossi, riarrangiata dalla talentuosa Lisa Brunetti, in arte Helle, è cantata insieme a Paolo Archetti Maestri, leader della storica band folk rock italiana Yo Yo Mundi.
“In bilico”, il nuovo singolo di Dica (Andrea Di Capua), giovanissimo artista del ferrarese, dopo il singolo di esordio dal titolo “Le 6”.
Sound personale, dai sapori hard rock/grunge (Guns N Roses, Audioslave e Soundgarden) e rock blues (Rivals Sons e Black Crowes in primis)
Sound abrasivo in canzoni che spaziano da assalti ritmici di estrazione punk rock a ballate ruvide, acide e sghembe di sapore lo-fi.
“Andiamo al mare” il nuovo singolo di Davide De Marinis con Vito Diomede e Asia, disponibile dallo stesso giorno in digitale. Il brano prodotto, arrangiato, suonato e mixato da Paolo Agosta presso il Bunker Home Studio è stato masterizzato da Marco Barusso presso il BRX Studio. La produzione esecutiva è di Vito Diomede.
Agosto è il secondo singolo degli Eraclea, orchestra balneare di Castelfranco Veneto (TV). La band, nata dall’incontro di cinque musicisti diversi per gusti ed estrazione musicale, è caratterizzata dai testi arguti e surreali di Roberto Lai, conditi con melodie e arrangiamenti accattivanti presi a prestito dagli anni 80, dove sintetizzatori e chitarre dialogano sorrette da una sezione ritmica che strizza l’occhio all’elettronica.
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