UMBERTO MARIA GIARDINI – Re
“Come un mantra, interpretabile come una preghiera rigidissima” racconta Umberto Maria Giardini , “Re rievoca immaginari del tutto inaspettati, un luogo non luogo dove l’essere umano si sacrifica in modo severo alla devozione, senza però tralasciare il senso del desiderio, spesso negatogli dalla forza della natura”.
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