TRISLAIS – Canzone da Cazzeggio

Con il singolo “Canzone da cazzeggio”, i Trislais tornano con la loro inconfondibile miscela di ironia, groove e riflessione. Il brano è un frizzante funk rock che si prende sul serio, ma non troppo — proprio come la copertina, che ritrae Ferruccio, il loro gatto mascotte, in versione psichedelica.

Nata come risposta istintiva al bombardamento quotidiano di informazioni, aspettative e pressioni sociali, “Canzone da cazzeggio” è una valvola di sfogo. Racconta il caos contemporaneo, alternando pensieri intimi e critiche sociali, ansie esistenziali e momenti di pura leggerezza. Perché è così che funziona la mente: salta dal sublime al ridicolo, dai dubbi più profondi alla risata improvvisa. Il titolo stesso è un manifesto d’intenti: affrontare temi importanti senza perdere l’ironia, la spontaneità e quel sano spirito di cazzeggio che ci salva ogni giorno.

BIO

Trislais è un trio funk rock nato per caso, ma con un’intesa musicale istantanea. Riccardo Spinello (batteria e voce), Francesco Tonolo (Hammond e synth) e Marco Bregolin (chitarra) provengono da percorsi diversi, ma condividono una passione viscerale per la musica suonata con energia e ironia. Il nome della band nasce durante una sessione in sala prove: davanti a tre fette di pizza avanzate (three slices) la scintilla si accende. Quelle fette, disposte a formare un triskell, diventano il simbolo perfetto del loro progetto.

Il triskell, antico simbolo celtico con tre spirali, rappresenta l’energia vitale, il movimento eterno e gli elementi della natura. Una metafora perfetta per i Trislais: tre musicisti, tre strumenti, tre personalità che si intrecciano per dare vita a un suono unico, personale e autentico.

Con all’attivo già tre brani pubblicati su tutte le piattaforme e Ferruccio sempre al loro fianco, i Trislais raccontano storie leggere ma sentite, suonano con passione e si divertono nel farlo. Perché a volte basta davvero poco per dire cose vere: un ritmo giusto, un’idea brillante e — ovviamente — tre fette di pizza.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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