VASCO BARBIERI – Il ritorno

“IL RITORNO”, il nuovo singolo di Vasco Barbieri.

 

“Il ritorno” è un brano che presenta due livelli di lettura: uno più particolare che vede come protagonista Vasco Barbieri che, cantando in prima persona, guarda le stelle e torna a sentirsi parte di un cosmo molto più immenso che merita di essere scoperto e a cui vuole affidarsi, come si sentisse immerso nel fiume della Via Lattea. L’immensità del cielo lo fa sentire bambino e gli fa venire la forza di rinascere e di tornare a far parte del Tutto, come se ogni stella segnasse il suo cammino.  Questa canzone è pertanto un incitamento a rialzarsi e a tornare a vivere nel mondo uscendo dalle proprie grotte di giustificazioni. In questo modo, guardando le stelle e sentendosi parte, si può tornare ad avere speranza nei propri sogni.

 

 

Dichiara l’artista a proposito del suo nuovo brano: “Un rinnovamento attraverso un continuo ritorno in se stessi”

 

Quello de “Il ritorno” è un videoclip metaforico che racconta una rinascita attraverso un percorso simbolico;dopo lo smarrimento nel bosco (che rappresenta da sempre angoscia e perdizione) ci si ritrova in una radura dove, l’abbandono alla luce del sole a braccia spalancate (simbolo di speranza), concede di ritrovarsi, grazie alla fantasia. Tuttavia il ritrovarsi implica il mettersi in gioco nella vita, in un nuovo modo, senza cristallizzarsi, aiutati anche dal destino, a cui ciascun uomo è strettamente legato.

 BIOGRAFIA

Vasco Barbieri nasce il 6 agosto 1985. In seguito a un coma che gli fa perdere la memoria dei primi anni, il 30 aprile 1993 si risveglia a una nuova vita. Il coma gli causa gravi danni alla vista, a cui reagisce compensando con il senso dell’udito, sviluppandone la sensibilità sino a “vedere le frequenze”. Il pianoforte, dunque, diventa il suo rifugio per inventare il suo mondo e ne approfondisce l’apprendimento con lezioni private e poi seguendo un corso estivo di

teoria e pratica musicale presso un Summer Camp in Ohio. Il liceo Classico e un corso di recitazione sono i primi strumenti di cui si avvale per capire la realtà in cui è tornato. Tuttavia gli restano senza risposta tante domande: si laurea pertanto in Filosofia, attraverso cui sviluppa una propensione per il potere e la musicalità della parola. Si occupa di informatica e comunicazione web, affinando un approccio per immagini nella comunicazione dei contenuti. I suoi punti fermi diventano allora la tastiera musicale di suo nonno, un quaderno di pensieri e la

tastiera del computer. E’ proprio in questi anni che la ricerca dell’autore sull’essenza della comunicazione si traduce in un concept album intitolato The Turtle, scritto in lingua inglese ed edito il 25 settembre 2020: racconta in forma musicale lo sviluppo a orecchio dell’artista in un mondo che tende sempre più a una comunicazione grafica. Le canzoni di Vasco Barbieri convogliano le emozioni dell’anima del poeta scrittore e la sua filosofia “olistica”, mostrando il suo lato artistico e umano che lo ha reso fra le più interessanti promesse della musica italiana esportata all’estero. Dato il lockdown causa Corona Virus, sfrutta l’occasione per iscriversi a una scuola di musica classica, l’Aimart, dove studia composizione, pianoforte classico e canto.

Il 4 giugno 2021 il suo ultimo singolo Hey con il relativo video ha ottenuto il Premio alla Resilienza alla XIV Edizione 2021 del Festival Internazionale Social Clip “ Tulipani di Seta Nera” “per aver saputo esaltare la capacità di resilienza appartenente alla natura umana e aver interpretato e trasmesso, in chiave onirica, un augurio di “risveglio” essenziale per la rinascita e l’inclusione di ogni individuo”.

Allora firma un contratto con La Red&Blue di Marco Stanzani per la promozione del video di Hey, che lo porterà a suonare sul Lago di Iseo e poi nella Villa del Bene presso Volargne, in provincia di Verona.

A settembre del 2021 Barbieri si iscrive allora alla Saint Louis College of Music per continuare a perfezionare i suoi orizzonti musicali.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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