YOUNG THUG – Business is Business (ALBUM)
Nuovo capitolo per le novità internazionali che prosegue con il ritorno del pioniere della trap negli USA, Jeffery Lamar Williams AKA Young Thug. L’artista, che si trova ancora in carcere, rompe il silenzio che stava velando sul suo nome portandoci un album, “Business is Business”, che ha tutte le carte in regola per essere considerato un masterpiece sia personale che in generale. La copertina dell’album è di grande effetto e ci propone una scena in aula di un tribunale in cui tutti sono voltati verso il giudice, tranne Jeff che è girato verso la fotocamera, quasi a guardare tutti noi. Gesto non convenzionale, fuori dagli schemi, che rappresenta in pieno l’artista che è e ascoltando questo progetto tutte queste teorie si confermano da sé. Tanta sperimentazione, con pezzi come “Abracadabra” ( con Travis Scott ) e “Hellcat Kenny” ( con Lil Uzi Vert ) a smuovere tutte le carte in gioco; passando per brani “improvvisati” a causa della sua ovvia impossibilità di entrare in studio di registrazione; infine rap e trap più classici sempre presenti, ad esempio in “Cars Bring Me Out” ( con Future ), “Uncle M” e “Want Me Dead” ( con 21 Savage ). Il filo conduttore che sembra ritrovarsi in tutti i pezzi è uno, i riferimenti alla sua situazione legale ritenuta “ingiusta” da molti fan, che sperano di poterlo rivedere libero e risentire le sue hit dal vivo. Per essere un progetto svelato in una situazione parecchio controversa e difficile come è la sua attualmente, siamo davanti ad un ottimo lavoro che ricorderemo e che mi riascolterò per tanto tempo!
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