Settembre 2025. Il riassunto del mese

Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati.

Nel mese di settembre 2025 abbiamo recensito 19 album e presentato 88 video.

Nel 2025 abbiamo finora recensito 351 ALBUM e presentato 877 VIDEO.

ALBUM

ANARCOTICI – Io credo alle fate

Torna, rimasterizzato, un album del 2010, con anche una nuova veste e titolo. Otto brani che oscillano tra punk, stoner, doom, noise, tra sferzate violentissime, veloci e sintetiche e lunghe cavalcate di anche 10 minuti, ossessivi, pesanti come macigni, claustrofobici. Una riscoperta interessante per i cultori del genere.

CASAMATTA – Tempi duri

Duo math rock (chitarra e batteria) alle prese con undici brevi brani strumentali, tra noise, post rock, attitudine post hardcore. Nervosi, urticanti, scarni, arrembanti, taglienti, abrasivi, con un incedere spesso non alieno a ritmiche del primo prog. Gli amanti dell’ambito apprezzeranno.

ARMANDA DESIDERY – Incanti e disincanti

Il terzo album della compositrice e pianista napoletana, coadiuvata da ben diciannove musicisti, ci porta in un frizzante repertorio autografo di undici brani strumentali che, partendo da una matrice jazz, si spostano attraverso latin, sound mediterraneo, groove funky. Esecuzione di pura eccellenza, suono pulito, tanta energia, arrangiamenti superbi, per un album di altissima qualità.

ALEX FERNET – Modern Night

Un gioiello di equilibrio, di fusione di stili, suoni, riferimenti. Alla base c’è un funk soul elegante, sintetico, volutamente radicato negli anni Ottanta, da cui assorbe il Bowie di “Let’s Dance” e “Young Americans”, gli Style Council, il groove synth pop, gli Imagination e gli Isley Brothers. Ma con una patina romantico/decadente che rende il tutto più fascinoso e misterioso. “Sunlight Vampires” evoca Edwyn Collins, “Love You anyway” quel pop soul britannico che trovavi così spesso nelle charts degli 80’s. I brani sono arrangiati, composti e costruiti alla perfezione, con cura maniacale per il particolare, tanta originalità e freschezza. Gustosissimo.

SIMONE GALASSI – s/t

Eccellente lavoro per il chitarrista emiliano che ci riporta alle torride atmosfere a cavallo tra anni Sessanta e Settanta, tra Jimi Hendrix, Rory Gallagher, Ten Years After, i Trapeze di Glenn Hughes, Grand Funk Railroad. Ma ci sono anche suggestione più attuali che guardano agli esordi di Lenny Kravitz e ai Wolfmother. Le canzoni hanno un incredibile tiro, la chitarra di Galassi ha il suono “giusto”, la band lo segue alla perfezione. Un gran bel sentire.

GIURO – Popnoia

La noia per il pop denunciata dagli autori non sembra portarli verso altri lidi. Anche se in questo ep troviamo, in aggiunta a un pop moderno in salsa nostrana, una vena funk e quel groove che aveva caratterizzato il capolavoro di Joe Jackson “Night and day”. Gli spunti sono numerosi, le canzoni ben fatte arrangiate. Può essere il preludio per qualcosa di importante.

NERO KANE – For the Love, the Death and the Poetry

Quanto è difficile distinguersi nel marasma di pubblicazioni che ormai travolgono l’ascoltatore. Uscire dal seminato e dalla prevedibilità è impresa ardua. Personaggi come Nero Kane, da sempre, sanno come fare. Attingendo da un background ricchissimo di influenze, radici, riferimenti, da dove acquisire elementi da mischiare a piacimento con la propria personalità, per creare un unicum originale, immediatamente identificabile, mantenendo il legame con le proprie fondamenta ma, ogni volta, riuscendo a proporre qualcosa di inedito e sorprendente. Nel nuovo album c’è di tutto: dalla solennità classicheggiante al blues, dal folk di gusto gotico a Nick Cave, dalle suggestioni care alle opere soliste di Nico al desert country “noir” di Johnny Cash. Ma c’è soprattutto l’anima (oscura) dell’autore, affiancato dalla visione artistica a 360 gradi di Samantha Stella, che ammanta molte parti dell’opera. Un lavoro che si impreziosisce per la sua unicità, introvabile altrove. Un ascolto è d’obbligo.

KATANA KOALA KIWI – Precipitiamo di sicuro

Buon lavoro per la band triestina che si addentra in suoni dal taglio decisamente pop ma con un gusto alternative e una buona dose di personalità. I sette brani si avvalgono della collaborazione di altri esponenti della scena locale (Kalpa, RENTAL0012, Tom Ether e Klen-fi). Il mood è molto malinconico, introspettivo, contemplativo e il risultato più che interessante.

LOKOMORF – 36AM

Album d’esordio di un progetto che nasce intorno alla figura portante di Rod Catani. Un lavoro composito e caleidoscopico, che osa abbracciare ambiti diversissimi, passando da atmosfere abrasive e distorte a ballate cantautorali, pop funk, elettronica e tanto altro. Una visione molto eclettica, talvolta dispersiva, nel suo spaziare da un’atmosfera all’altra, sicuramente sorprendente e intrigante. Un nome da seguire in futuro.

MAD DOGS – The Future Is Now

Si fa presto a dire rock ‘n’ roll, punk, garage. Tecnicamente può non essere una faccenda complicata ma bisogna saperlo fare, se non si vuole cadere nel ridicolo e scontato. I Mad Dogs sono maestri in questo, da sempre attaccati alle radici classiche (Mc5, Stooges, New York Dolls, punk rock, Hellacopters etc) ma sempre in grado di aggiungere quel tocco di personalità che li rendono immediatamente distinguibili dal resto. Grande album!

MALVOS – In the mood

L’eredità dei Ramones non smette di essere raccolta da nuove band, tanto è stata importante, decisiva, seminale. La band torinese mette in scena l’ennesimo omaggio a Joey e compagni, suonando in perfetto stile, con tanto di cover riuscita di “Self Control” di Raf. Punk rozzo, diretto, melodico, mid tempo. Ci vuole comunque talento per non sembrare una cover band degli amati e loro ci riescono molto bene, con canzoni sempre ben composte, fresche, efficaci. Un ascolto piacevolissimo.

MARS X – The Rabbit Hole

Esordio con il botto per il supergruppo bolognese, composto da solide e immarcescibili glorie del punk rock bolognese, Mars Valentine, Riccardo Pedrini, Franz Attack e Cesare Ferioli, dei quali è impossibile stilare un curriculum vitae senza riempire una pagina. A produrre il sigillo perfetto di Glezos, un altro che se ne intende e che rientra in quanto detto sopra. Come specificato, è punk rock (Damned, Dead Boys, Adverts, Sex Pistols, tra i tanti, fanno spesso capolino) ma declinato in una visione fresca, attuale e moderna. Canzoni potenti, aspre, semplicemente belle e un album di gran pregio, vitalità, sincerità, urgenza. Avercene!

MEXICO 86 – Fuori tema

La band napoletana viaggia lungo nove brani autografi, attraverso un indie pop rock che accoppia con eleganza un sound caratterizzato talvolta da chitarre aspre e distorte e melodie vocali intriganti e avvolgenti. Ricordano l’approccio dei Tre Allegri Ragazzi Morti in una veste più lirica e melodica. Un lavoro interessante.

MINISTRI – Aurora popolare

La carriera ventennale è sinonimo di maturità artistica e compositiva, da parte di una delle band più iconiche della scena nostrana. Il nuovo lavoro ne conferma le qualità, la capacità di costruire assalti sonori travolgenti e devastanti, rabbiosi e cattivi, a cui potere affiancare momenti introspettivi e riflessivi. Un ulteriore passo avanti nella loro ormai lunga carriera che aggiunge ora l’ottavo album, ancora una volta, più che ottimo.

MONDOPLASTICO – Nessun Futuro, Nessun Peccato

Sei brani per poco più di undici minuti che guardano all’hardcore italiano (marchio di fabbrica ben definito e distintivo) dei primi anni Ottanta, tra Indigesti, Impact e Negazione. Ritmi serrati, velocità, citazioni ai Dead Kennedys (“Arcobaleno nero”), eccellente capacità esecutiva, ottima produzione. Siamo a livelli molto alti.

CLAUDIA OTTAVIA – Amore e rivolte

“Il diario di un’anima che con lucidità e disincanto cerca la bellezza tra le macerie del nostro tempo” è una presentazione che racchiude alla perfezione il contenuto lirico di un album che si sviluppa in chiave di concept, tra riflessioni profonde e aperta provocazione (“Vomito”, che riporta alla migliore Rettore). Musicalmente il lavoro si sposta agevolmente e con grande versatilità tra canzone d’autore, elettronica, sperimentazione techno/dance (“Desiderio” e “Animali” in particolare) e tanto altro. Un album originale, ricco di spunti e grande personalità.

QUARZOMADERA – Zyra

Ispirato al film di fantascienza del 1951 “Quando i mondi si scontrano”, il sesto album della band lombarda, attiva da quasi un quarto di secolo, parla un linguaggio aspro, che guarda spesso alla lezione del grunge ma attinge anche da stoner, rock duro e un’aura psichedelica che ammanta molti dei brani. L’esperienza si sente, la maturità compositiva è uno dei tratti salienti di un album che affascinerà gli amanti dell’ambito sonoro.

SERGIO RUGGERI – Come quando tagli un ramo di more e ne ricrescono otto

Esordio per il cantautore romano con un ep di otto brani, in cui evidenzia una già notevole maturità compositiva. Si muove agilmente tra tradizione (Dalla, Battisti) e nuova canzone d’autore, grazie ad arrangiamenti freschi e moderni e a riferimenti a sonorità e mood più attuali. Un buon lavoro, curato, preludio a un futuro interessante.

SILVIA TANCREDI – Freedom

Il quarto album della cantautrice torinese la coglie al vertice della sua maturità artistica, con sette brani, per meno di mezzora di musica, di rara intensità e caratura compositiva. Un lavoro che trasuda professionalità ed estrema cura negli arrangiamenti e nella fase esecutiva, ad accompagnare una voce piena, solida, distintiva, estremamente espressiva, che ben si muove su ballate mid tempo dal forte sapore soul, con pennellate gospel (“Ready For Love” in particolare). Maestre come Whitney Houston e Aretha Franklin possono osservare soddisfatte dall’alto una discepola che ha ben attinto alla loro lezione.

VIDEO

ABISSI – Pizzo, ACCUMULATOR GRIDS – Transylvania, AGA – School, SABU ALAIMO – Totò, ALIS – Save me, AMBULANZ – Joy, ASTRASONORA – Quarzo, MIRKO BIANCA – Altrove, BLACK CHAIN STEALER – Slave To Time, ALICE BLASI – Ognuno per le sue, BOHRIS – Così, CABRUJA – Amara terra mia (Live @ Scientific Bibiena Theater, Mantova), CAMILLA – Atlantide, CENERI – Sbalzi d’umore, CNTTY – Kiss kiss, COBOL PONGIDE -Lada-Vaz! (1964), MICHELLE DAVIS & THE TRUE TONES – Speak To Me, THE DIASONICS – Larks, ROCCO GIORDANO – M1, IVAN GRANATINO & TULLIO DE PISCOPO – E’ fatto ‘e sorde, CHET FAKER – Inefficient Love, FRANCESCA FECI – For All I Own, DON PASQUALE FERONE – La cosa importante, SIMONE GALASSI – I Have To Tell You, GATE66 – Balcanica, GEMINI – Corri, IVAN GRANATINO & TULLIO DE PISCOPO – E’ fatto ‘e sorde, LUCIA FILACI & VITTORIO CUCULO – Fra ragione e sentimento, FEARY TALES – La ginestra, VERONICA FUSARO – Gold Rush, GUGLIELMO – Ci Baciavamo, D.GUERRERA – Grida, GUILTY OF JOY – New Reality, MATT HOWDEN e KEITH HOWDEN – Speech, IL VAGABONDO DETTO HOUSTON -Agonia, NERO KANE † As an Angel’s Voice, DIANE KIOWA & THE PIAGGIO SOUL COMBINATION – Trophy On The Wall, LERIA – Tornerai ad amarti ancora (New Version 2025), LIBER – Ho visto, DAIANA LOU – Ti va di scomparire?, LYSA – Ricordo Nostalgia, MALOTA – In a Common Grave, MAJU – Running Wind, MARS X – Rotten World, MASSARONI PIANOFORTI – Liquirizia, MAVILLE – Ego, ANDY MICARELLI – Teate, THE MON – Your Eyes, MONDO FREAKS – Turn This Love Around & Bells Are Ringing, MONTEGRO – Vita bellissima, MORA & BRONSKI – Some Of These Days , MORGAN / PANELLA – Verrà l’estate, MUSU – In un solo cielo, NAIMAH – Say Something, NIIA – F***** happy, IGOR NOGAROTTO – Mai più guerre, NYLON – Alleluja, ANTONIO PELLEGRINI – Una sera a Santa Lucia, PIUMA – 6 di agosto, PZ – Bipolare (prod. Gloomy Note), RABBIA SONORA – Gioco sporco, RIBELLICANTI – Sarà dura, ROCCO CANTAUTORE – Non si può dire, THE ROOTWORKERS – Devil on my bed, LE ROSE e IL DESERTO feat. Gnut – Il tuo nome, ROXY B. – Questa notte, S’UNDHA – Bentu Impresonau, SIMONE SELLO – Grey Horse’s Standpoint, SINEDADES – Hasta la ruiz, SIR PETROL – Enclosed, SIX IMPOSSIBLE THINGS – Nevermore, SLANG POOR KIDS – Goddamn Depressed, SLOW RUSH – Be Your Movie, SPECTRUM VATES – Dimmi perché, SULABU – I ragazzi del 2000, SWAYGLOW – Amniotic, TALK TO HER – PLD, JOLINE TERRANOVA – Connessioni sospese, GIANLUCA TESTA – Pentimento tattico, TRISLAIS – Canzone da Cazzeggio, GIOVANNA TURI – Solo lui lo sa, UBE – Ce ne andiamo di colpo, CRISTIANA VERARDO – Innamorarsi piano, KATIA ZAIA – Nella macchina mia, ZEN CIRCUS – Un milione di anni, ZETA – Quando tutto tace, ZODIAC – Rock My World, ELIE ZOE’ – The Whole of the Moon

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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