ROS GOS – No place
L’atmosfera è romantica e malinconica, struggente a tratti, i suoni ben curati e perfettamente adatti al mood dell’ottimo lavoro.
L’atmosfera è romantica e malinconica, struggente a tratti, i suoni ben curati e perfettamente adatti al mood dell’ottimo lavoro.
“These gloves” è caratterizzato da atmosfere folk rock blues debitrici alla lezione di Nick Cave e Mark Lanegan.
Ristampa in vinile in tiratura limitata con l’aggiunta di una confezione gatefold raffinatissima e i remix (particolarmente riusciti) dei brani “Treno Per Babilon” e “Re Senza Trono”.
Documento degli esordi abrasivi e innovativi della band assurta a nuova vita, travolta da polemiche e adorazione isterica negli ultimi tempi, tra reunion, ristampe, mostra, film etc.
Dieci brani autografi, prevalentemente eseguiti con chitarra acustica e voce e che guardano frequentemente allo stile compositivo, vocale ed esecutivo di Fabrizio De André.
La formula è come sempre un riuscito cocktail di rock ‘n’ roll a tinte hard (dalle parti di White Stripes, Jack White e Black Keys), deep blues, punk, un’anima rockabilly e un taglio rock blues che guarda a cavallo di Sessanta e Settanta.
Il nuovo album di Herself è un accattivante susseguirsi di atmosfere inquietanti, sospese, malinconiche, a tratti perfino minacciose e urticanti.
Un sound oscuro, cupo, dalle volute psichedeliche che attingono dalla lezione primigenia dei Velvet Underground, passano attraverso la dark wave anni Ottanta e approdano a band come Spacemen 3 e i Primal Scream più sperimentali.
La gamma di influenze è abbastanza ampia, passando da Tre Allegri Ragazzi Morti alla caracollante ballata di sapore Ray Davies/Kinks “H Pays” a brani mid tempo dal gusto Sessanta e Paisley Underground con un costante tratto country rock
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