GIUSEPPE CUCE’ – Tutto quello che vuoi 

“Tutto quello che vuoi” è un brano che riflette sulla nozione del libero arbitrio donato da Dio all’uomo, sottolineando la responsabilità personale delle nostre scelte. La vita e la sorte della stessa quindi è nelle nostre mani; siamo dotati per natura di una coscienza in grado di esprimere delle scelte. Se agiamo correttamente ne siamo gratificati, mentre se invece scegliamo il contrario, ecco i rimorsi o il senso di colpa. La nostra esistenza, quindi, risponde alle conseguenze delle nostre scelte; quindi, possiamo anche scegliere il male, senza dare retta alla coscienza che per natura si orienterebbe verso il bene, siamo noi artefici del nostro destino e certamente non succubi o in sua balìa.

Spiega l’artista a proposito del brano: «Il destino è fatto solo per gente debole e rassegnata, seguire il destino, obbedire alla provvidenza, vivere secondo natura, sono tutti modi diversi per esprimere la stessa realtà e il medesimo processo di non crescita. Solo chi non ha la forza di volontà, lascia decidere tutto al fato. L’ignoranza anestetizza le coscienze che si orientano sempre verso il superficiale, anziché verso il proprio io interiore dove spesso si scopre un “tesoro” nascosto».

Il videoclip di “Tutto quello che vuoi”, realizzato da Gianluca Scalia per Kemedia, ha come protagonista Giuseppe Cucè, con la partecipazione degli attori Isabella Pollicina e Dino Fiorenza. Il video descrive il concetto di “maschere” che le persone indossano nella vita, alternando momenti di ironia e drammaticità.

«Leggendo il testo ed interpretandone il senso, ho cercato di rappresentare tra ironia e drammaticità quelle “maschere” che la vita ci concede ed a volte ci obbliga ad indossare. Nel video Giuseppe si alza ed incomincia a vivere una giornata piena di incontri con diversi personaggi a volte un po’ strambi, a volte corrispondenti alla loro vera natura, nascosta e mai espressa. Scoprendo poi alla fine del video che era tutto un brutto sogno, che quei personaggi sono tutto ciò che siamo in grado di essere, tutte le sfaccettature di un io … che è sempre lì pronto ad adeguarsi ad ogni situazione!!!», commenta il regista.

Biografia

Animato da un progetto, che racchiude l’esperienza maturata in tanti anni di studio e approfondimento del proprio sentire, filtrando il mondo intorno a sé, rivisitando i canti del sud del mondo, che racchiude soprattutto la composizione di canzoni inedite imbevute di tradizione e passione, Giuseppe Cucè nasce a Catania l’8 settembre del 1972 e fin da piccolo coltiva il sogno della scrittura ma soprattutto della musica.

Inizia il proprio percorso dipingendo i propri pensieri su tela, per poi successivamente farsi catturare dalla danza contemporanea, fino a confrontarsi con diverse identità esistenti nel proprio essere e capire la propria strada incanalando le proprie energie verso la scrittura e la composizione.

Durante la sua carriera ha collaborato con diversi musicisti tra i più fedeli il produttore artistico Riccardo Samperi.

Nel 2008 inizia a collaborare con la TRP Music di Riccardo Samperi, ed è da questa collaborazione che nasce il cd La Mela e il Serpente, un album che sarà espressione assoluta dell’anima Saudade dell’artista. L’album viene anche pubblicato dalla EDINA MUSIC, etichetta Parigina fondata da Yvon Chateigner. Il tour di presentazione dell’album ha dato al cantautore catanese la possibilità di esibirsi nei più importanti teatri Parigini (Le Trianon, L’Alhambra, Le Petit Saint Martin).

Sempre dalla collaborazione con il produttore Riccardo Samperi e dopo un lungo periodo di scrittura e maturazione di nuovi brani, coadiuvato anche dall’apporto artistico dell’amico musicista Fabio Abate, nasce un nuovo progetto musicale che ha già visto nel 2022 la pubblicazione di due singoli, “Di estate non si muore” e “La mia Dea”, e nel 2023 “Dimmi cosa vuoi”“Fragile equilibrio” e “Ventuno” che confluiranno in un album di prossima uscita per TRP Vibes.

Una nuova squadra di musicisti tra cui: Enzo di Vita alla batteria, Alberto Fidoneal basso , Anthony Panebianco al Pianoforte & Hammond, Riccardo Samperialle chitarre, Giuseppe Furnari al Pianoforte e alla direzione archi di alcuni brani, Claudio Allia al Pianoforte di un brano, Alessandro Longo al cello, Gaetano Adorno alla viola, Marcello Spina e Giovanni Cucuccio ai violini, le Back Vocalist Lilla Costarelli e Teresa Ranieri, l’apporto fondamentale di Claudio Allia l’Ar Comunicator per TRP, e di Alberto Fidone (superivisor per TRP) contribuiranno e daranno a Giuseppe Cucè un nuovo suono e l’espressione più matura e a fuoco del suo percorso artistico.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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