GUILTY OF JOY – On My Way

Prendete uno shaker e versateci dentro l’attitudine hard rock melodica degli L.A. Guns, la potenza sonora più attuale degli Shinedown e l’oscura ruvidità degli Alice in Chains. Agitate con tutta la forza che avete in corpo e il risultato sarà “On My Way”, il pungente singolo dei Guilty of Joy.

Sezione ritmica spigolosa, furibonda e rocciosa, riff abrasivi come carta vetrata e un breve solo di chitarra ispirato dalle dita di Slash. Sopra tutto questo, una voce graffiante e rabbiosa, che scrosta i timpani come ammoniaca.

Uno sfogo necessario e onesto che libera da un mondo di menzogne e ipocrisie: “I’m done with this fake world / I’m done with the liars / Got rid of the thieves”.

Ma “On My Way” non è solo rabbia, è anche soluzione. Perché alla fine siamo noi i capitani della nostra nave, e ogni fuga può diventare un ritorno nella nostra versione migliore: “In my inner world I am Commander in chief / Going on on a long, deep wander / Gone to reset my soul / Don’t worry baby, I’ll be back a better man!”.

Un sentiero che porta dalle ferite alla pace e al riscatto, in cui l’unica via per ritrovare sé stessi è resettare l’anima e ripartire.

BIO

I Guilty of Joy sono una rock band slovena che riporta in vita lo spirito della scena anni ’90 con un tocco fresco e moderno. Il gruppo è formato da quattro musicisti con oltre 25 anni di esperienza: Žiga Jerič (chitarra), Jure Jelovčan (basso), Marko Duplišak (voce) e Rok Zaplotnik (batteria). Musicisti appassionati, che vivono e respirano musica, condividono la stessa urgenza creativa e l’entusiasmo di portare i propri brani sul palco.

Il loro sound spazia tra hard rock, grunge e blues e fonde riff potenti, melodie orecchiabili e testi diretti. Ogni concerto è un concentrato di energia pura, e la band lo dimostra versando sul palco fino all’ultima goccia di passione.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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