ALESSANDRO PALAZZO – Provincialotto
Voce e fondatore della band brindisina dei Klaudia Call, Palazzo firma un ottimo esordio solista, in cui spicca fin da subito una delle principali matrici ispirative, Francesco De Gregori.
Voce e fondatore della band brindisina dei Klaudia Call, Palazzo firma un ottimo esordio solista, in cui spicca fin da subito una delle principali matrici ispirative, Francesco De Gregori.
Second extract from the forthcoming Ep “Depression is a Fashion” (early 2025).
CREDITS VIDEO:
Direction and Editing Pierpaolo Perna
DOP: Livio Siano
Assistant Director: Irene Tatavitto
Music & Words: Megan is missing
Questo pezzo esplora come la mancanza di verità possa portare al crollo di una struttura di potere che dovrebbe essere trasparente. La musica cattura l’atmosfera soffocante con una serie di echi e riverberi. Fin dall’inizio, i Kill Your Boyfriend ti trasportano in una pista da ballo vibrante e cupa, creando un universo liberatorio.
La prima cotta è quel passaggio obbligato che segna l’ingresso nel mondo degli adulti, fatto di emozioni travolgenti, farfalle nello stomaco e un cuore che batte a mille. Fh3nix, nome d’arte del giovane cantautore savonese Lorenzo Servello, riesce a catturare alla perfezione queste sensazioni con il suo nuovo singolo “Se fossi un pittore”.
Nel videoclip, diretto da Avanzi da un’idea di Sacrane, la distruzione simbolica della chitarra segna il momento in cui quel fiore nero nato dalla malinconia e dal desiderio di essere altro — si libera davvero. È una rinascita.
Anche questa settimana Radiocoop vi consiglia le migliori novità italiane ed internazionali selezionate dai nostri redattori oltre alla playlist con una selezione del meglio che arriva dal continente africano.
Il grande tastierista e Hammondista romano, firma un ennesimo album di pregio, rivisitando quindici temi cinematografici, spogliati dalle parti orchestrali e rivisitato in chiave funk jazz.
Nove brani riflessivi, autunnali, umbratili, in cui convergono folk, rock, blues e pennellate psichedeliche.
“Banana sattva” è un viaggio surreale alle origini dell’universo, raccontato con toni visionari e un’ironia cosmica. La narrazione prende vita da un’immagine tanto assurda quanto suggestiva: lo spirito cosmico scivola su una buccia di banana, generando la molteplicità del cosmo. Le stelle nascono dalla sua disgregazione e la musica diventa il suono eterno di quella caduta primordiale.
“Bossa” è un brano ironico e spensierato che cattura la frustrazione di sentirsi dire le solite frasi come “dovresti fare questo genere di musica”, “dai, cantami questa canzone” o “mi piace tanto la tua musica” (peccato che poi non la ascoltino mai).
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