Taggato: indie

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JABONI – Il cielo è tutto ciò che mi basta

Accompagnato dal videoclip per la regia di Daniele Tofani,”Il cielo è tutto ciò che mi basta” è una riflessione profonda sulla vita, un invito a fare i conti con il proprio passato e a riconoscere il valore delle esperienze vissute.

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BIONDO feat Didi – Piccolezze

Il videoclip del singolo “Piccolezze”, l’ultimo brano dell’artista genovese Biondo, pubblicato nei digital stores il 14 maggio scorso, si sviluppa intorno al tema dei ricordi. La canzone sottolinea l’importanza di ogni singolo istante, in quanto unico ed irripetibile

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FRENCH BOUTIK – Pas la peine

De notre nouvel album “Ce je ne sais quoi” sur Milano Records (FR) et Static Wax Records (UK). Guest Susanne Shields à la flûte traversière.
Produit par Andy Lewis, enregistré par Mathieu Kabi chez Indie Ear Studio, et masterisé par Ed Rome (Slam Door Studios).

Clip filmé et produit par Robert Poswell and Jarrod Labine

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FABIO GOMEZ – Don’t Ask Me Why (feat. Goodguys)

“Don’t Ask me Why” nasce da una pura ispirazione blues e si fonde con un genere molto attuale quello della EDM. Il singolo è una hit pop dance dalla caratura internazionale accostabile a produzioni come Sigala, Topic, Meduza, Giants e Becky Hill.

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WE FOG – Rise to the sky

E’ di ritorno la band post/math/noise rock veronese We Fog col nuovo singolo digitale Rise To The Sky. Anticipazione del secondo album intitolato Sequence in uscita ad inizio autunno, il progetto milanese d’adozione presenta un brano ruvido e affilato che invita a non fossilizzarsi sui propri punti di vista e ad ampliare la propria prospettiva sul mondo.

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TUASORELLAMINORE – Paranormale

Romolo Dischi presenta il videoclip di Paranormale, singolo di Tuasorellaminore uscito nel 2023 nonché uno dei brani più rappresentativi dell’immaginario della producer barese, che meglio rappresenta il proprio mondo fatto di ombre, demoni, mostri.

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The IRREPRESSIBLES – Yo Homo

Un pezzo dall’animo punk rock, una canzone di ribellione queer, una chiamata esplosiva alle armi, sfacciatamente orgoglioso e pieno di desiderio omosessuale.

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PAUL WELLER – 66

Weller confeziona un altro buon album ma, a parere personale, senza lode né infamia, a tratti particolarmente anonimo e poco ispirato, soprattutto al confronto con i momenti più riusciti.
La qualità compositiva del Nostro è conosciuta e non è certo in discussione ma, a malincuore, “66” non rientrerà nelle sue migliori opere soliste.

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IL PESCE PARLA – Pastura

approccio punk (sia musicalmente che nell’irriverenza dei testi) con uno stile teatrale/cabarettistico, alternando brani di grande impatto ritmico e violenza chitarristica, con ballate “storte” semiacustiche.