Gabriele GHERI Cancogni – La Radio
La Radio è il nuovo singolo estratto dal mio nuovo disco di rock ballad dal titolo Lullaby ed in coerenza con il mio stile sono presenti le note del folk americaneggiante ed i sapori del Midwest.
La Radio è il nuovo singolo estratto dal mio nuovo disco di rock ballad dal titolo Lullaby ed in coerenza con il mio stile sono presenti le note del folk americaneggiante ed i sapori del Midwest.
“Sicilia mia” del cantautore siciliano Francesco Ragusa. Il singolo, accompagnato dal videoclip per la regia di Giuseppe Bennica, anticipa la prossima uscita dell’album di esordio di Ragusa, “ConTra(d)dizione”, prodotto e distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records.
Questo è il suo secondo inedito dal titolo “QUELLO CHE NON VORREI” distribuito sotto etichettadiscografica GtS Music Records in tutti i digital stores.
Un perfetto compendio di quello che è la musica reggae con tutte le sue filiazioni e radici (Roots, rocksteady, original ska). I sette brani hanno groove, ritmo, attitudine, retaggi anni Settanta.
Il nuovo lavoro, di tre brani, si muove di nuovo nell’alternative rock più oscuro, attingendo dal folk britannico (“Arrow fire” e “Sunday morning”, quest’ultima affine al mood acustico caro a Paul Weller) e dedicandosi a un’intensa ballata pianistiche a metà tra Nick Cave e Leonard Cohen (“Lonely soul”). Ottimo, in attesa di una prova sulla lunga distanza.
Un invito a danzare sulla monotonia troppo statica e noiosa della vita, enfatizzato dal ritmo latino vivace e coinvolgente. Il testo parla di una ragazza un po’ annoiata dalla solita routine e delusa dalla sua ultima relazione sentimentale che preferisce rinchiudersi in stessa anziché reagire a nuovi stimoli e tornare a ridere.
“Doombo” è un brano potente e inarrestabile, rappresentato metaforicamente come un elefante che procede incessante, puntando dritto alle gambe e alla testa dell’ascoltatore. I suoi passi sono possenti e pieni come la sezione ritmica, le chitarre fanno eco al suo verso animalesco.
Il nuovo singolo di HAMER prod GAP “Che casino” racconta di uno dei molteplici viaggi oltre oceano fatti da Hammer con il fratello “di sangue” Enzo (citato in varie occasioni), nello specifico di storie vissute e di inceppi realmente accaduti tra Bahamas e Miami… E grazie ad un beat ideato da GAP con ritmiche sudamericane che Hammer riesce ad esprimersi al meglio.
Un gradevolissimo ascolto in un nuovo album pieno di pennellate jazz, tanto groove funk, ospiti prestigiosi, un amore incondizionato per lo swing.
Nove brani autografi all’insegna di un hard rock che indulge spesso in soluzioni particolarmente melodiche. I riferimenti sono nei classici degli anni Settanta e Ottanta ma con anche un’impronta folk e blues.
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