CALGOLLA – Iter
Il quartetto parte da una forma basilare di canzone per svilupparla e filtrarla poi attraverso post rock, post punk, sperimentazione noise (Sonic Youth e Fugazi).
Il quartetto parte da una forma basilare di canzone per svilupparla e filtrarla poi attraverso post rock, post punk, sperimentazione noise (Sonic Youth e Fugazi).
Un sound elettronico, ipnotico e ossessivo, tanto da diventare a tratti perfino psichedelico, tra kraut rock, Kraftwerk, Rockets ma anche ambient e impennate rock.
“Fuori di me” è un brano ironico e leggero dal sound moderno e sorprendente ispirato al protagonista del celebre film horror “Terrifier”
Un brano di impatto e di sensibilità dark nell’osservare una parte di umanità costretta e pressata dalla società contemporanea all’ assistere ogni giorno ad orrori, per cui, come recita il testo in stile quasi mantrico, “screpolano gli occhi”.
I dodici brani del nuovo album si muovono tra dream pop, folk, un gusto tra Lou Reed e Jonathan Richman che occasionalmente spunta, il delizioso mash up tra la Marianne Faithfull anni 60, Belle and Sebastian e Velvet Underground dell’iniziale “It’s time”, il garage rock.
Sguardi alla psichedelia meno ovvia (e a quella Barrettiana), alla no wave, all’incedere ritmico ipnoticamente kraut.
Di rado abbiamo ascoltato riferimenti così diretti agli ultimi Arctic Monkeys ma soprattutto alla stupenda creatura parallela di Alex Turner, i Last Shadow Puppets.
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