SYRIO – Il mondo non va via
“Il mondo non va via” è un brano che racconta il punto di vista di Syrio riguardo la fine della relazione di una sua carissima amica che sta attraversando un momento di tristezza.
“Il mondo non va via” è un brano che racconta il punto di vista di Syrio riguardo la fine della relazione di una sua carissima amica che sta attraversando un momento di tristezza.
Dopo il successo del “Resto a Casa Tour” e del “Torno a Casa Tour” – un viaggio tra bicicletta e musica in collaborazione con lo IOR – Istituto Oncologico Romagnolo che ha attraversato l’Italia e attraverso l’Italia ha sostenuto la ricerca sul cancro, i No Longer Player fanno il loro come back sulle scene con “Almond Tumblr Man” (Watt Musik Rock/Benvenuto Edizioni), un’incursione profonda e simbolica nel tema della vanità e della cultura dell’apparenza, esplorato mediante la metafora dei piccioni tombolieri
Dopo il buon riscontro ottenuto con il primo singolo Come back to me, Nicola Ferrari torna con un nuovo brano dal titolo Maryline, una rock ballad che rappresenta in pieno lo stile del cantautore sassolese.
New single from the upcoming album “No Place” by RosGos.
Directed by Andrea Liuzza with Giulia Guadagni Frizzon and Hadi Noori.
Their new single ‘Caldera’ anticipates the new album ‘Echologia’ (January 2024). ‘Caldera’ is an expression of contamination and balance: continuous search for multiculturalism that becomes coexistence of musical languages seemingly distant.
Una canzone cantata da chi non ha più nulla da perdere,
se non i fantasmi che continuano a sussurrargli alle orecchie
“Arancione” come il colore dello “specialino”, un celebre aperitivo particolarmente di moda a Vicenza nei ‘10s, che con poco più di 2€ risolvevi anche le serate più complesse.
“4 giugno” è un brano che racconta una vera storia di violenza, descrivendo un brutale pestaggio subito dal chitarrista della band dopo un concerto di un noto rapper italiano.
prodotto da Borgatta’s Factory
produzione musicale arrangiamento Silvano Borgatta
video e montaggio Luca Borgatta e Giorgia Strocchio
Veloce, diretta e schietta -non solo musicalmente- Sono un casino è «la confessione scritta di una coscienza bipolare, un’ammissione arresa, resa davanti allo specchio, di quanto l’io non sia affatto, per dirla come Freud, “padrone in casa propria”»
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