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I Temple of July sono una band alternative metal italo-americana formata nel 2021. Il sound del gruppo è fondato sugli equilibri dei riff industrial metal e una batteria esplosiva, il tutto intrecciato a melodie oscure e melodiche. Passando da brutali esplosioni a precisione tecnica, la band prova a sfidare le convenzioni tradizionali del metal.
“Heartbreak Highway” è un brano incentrato su un’immagine ben precisa: un’autostrada immersa nella notte, percorsa senza meta da una ragazza afflitta da una delusione amorosa. Il personaggio tenta invano di fuggire e dimenticare il dolore, finendo per fermarsi in un motel, dove passerà la notte.
Felice fusione di un tratto compositivo di stampo cantautorale (che guarda ai primi Litfiba e alla post wave autorale) e una verve più alternative rock, dura, chitarristica.
Quattordici brani di rock classico, di sapore chitarristico, che esplorano varie influenze dell’ambito, fino a toccare i limiti del prog, pur muovendosi prevalentemente tra country e southern rock.
Il videoclip di “Distante da chi” vede da una parte la cantante trasformata in un pavone libero di muoversi, di volare e di fare quel che vuole.
Ottimo pop rock che guarda a band come Squeeze o Smiths, attraverso brani semplici e diretti, di stampo garage beat ma con una carica punk rock alla Buzzcocks.
A due anni dalla loro seconda fatica discografica “In Etere”, tornano ad affacciarsi sulle scene i Feel In The Void, quartetto alternative rock pugliese di nascita ma bolognese di adozione.
Giocano con campionamenti, ritmiche furiose di gusto metal per poi passare a suadenti funk, insert orchestrali, sprazzi prog.
Il video che accompagna “Love love love”, come nel testo del brano, narra la storia d’amore di 5 diverse coppie: 4 coppie felici (una coppia giovanissima, una multiculturale, una coppia LGBT e una coppia anziana) e una coppia dove la donna subisce violenza.
” E’ un brano che può farti ballare e urlare al tempo stesso. L’arrangiamento ritmico d’impatto mira a tirare fuori l’energia e richiama stati d’animo fragili ed instabili grazie alle sonorità distorte e un riff che lascia il segno!”
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