THE GLUTS – Bang!
Post punk e garage con aggiunta di sferzate punk rock e un fondo di psichedelia malata e ossessiva.
Post punk e garage con aggiunta di sferzate punk rock e un fondo di psichedelia malata e ossessiva.
Kraut rock a Velvet Underground, una citazione diretta ed esplicita ai Modern Lovers di “Roadrunner” e ancora Can, Pink Floyd, Dungen, tribalismi, psichedelia sparsa.
Un album complesso, raffinato, sofisticato, in cui si fondono, in un mix originale, maturo e personale, modern soul, elettronica, pop, un groove funk, hip hop, un gusto ritmicamente molto easy e accattivante
La canzone d’autore è la spina dorsale del nuovo lavoro ma si ammanta di arrangiamenti mutuati dalla world music e dal canto corale contemporaneo.
Un mix, dalle tinte spesso cupe e oscure che si muove tra alt rock, elettronica, dub teatralità Caposseliana in chiave noise.
Mondo elettronico, di gusto ambient, in atmosfere liquide, espanse, solenni, fluttuanti, dal taglio spesso molto cinematografico.
Otto brani duri e compatti che guardano a punk rock, garage, hardcore ma anche a quel torrido mix di blues malato, post wave “storta” e violenza sonora.
Padronanza tecnica del quartetto, alle prese con volute prog, sperimentazione, cavalcate dal gusto quasi stoner.
Dieci accattivanti brani che abbracciano il tipico sound indie pop, dal ritmo spedito e dai toni frizzanti.
Maturità compositiva nel riuscire ad unire, in maniera armonica ed efficace, canzone d’autore e pop rock.
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