FRANCESCA BONO – Crumpled Canvas
Sembra di ascoltare una Pj Harvey gentile e sognante che gorgheggia con una Bjork più tranquilla del solito.
Sembra di ascoltare una Pj Harvey gentile e sognante che gorgheggia con una Bjork più tranquilla del solito.
Per la prima volta un lavoro tutto in italiano, dalla forte impronta cantautorale, con il pianoforte in particolare evidenza a tessere basi e melodie conturbanti, eccellenti orchestrazioni, un lirismo spesso aspro, un uso, piuttosto discreto ma essenziale di elettronica.
Musica contemplativa, elettronica, solenne, “spaziale” (non di rado riporta alle atmosfere care ai Tangerine Dream), avvolgente.
Atmosfera apocalittica che guarda a post punk, elettronica spinta, sperimentazione, CCCP, Offlaga Discopax, Teatro degli Orrori.
Bruce Springsteen a braccetto con Creedence Clearwater Revival, Clash e la tradizione soul di ruvido stampo Stax Records permeano i due dischi, perfetto riassunto di uno stile di vita più che di un’avventura musicale.
Sette brani ruvidi e aspri, dalla matrice post rock ma che flirta sovente con il noise.
Il tutto è suonato con tale freschezza, competenza e gusto per il divertimento che traspare in ogni nota, da rendere l’esordio della band piacevolissimo e più che moderno.
Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Niccolò Fabi echeggiano spesso ma la personalità dell’autore emerge prepotentemente.
Dai Velvet Underground alle sognanti e psichedeliche visioni di Syd Barrett fino alle più recenti esperienze di Jesus and Mary Chain, della scena shoegaze e un gusto new wave a corredare il tutto.
Maleducata è il titolo nel nuovo singolo di Tekla per LaPOP: un viaggio musicale tra amore e confusione.
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