THE TWERKS – A Private Display of Trouble
Punk rock ruvido e aspro con svariate influenze, dal garage al power pop, fino agli X che fanno capolino in “Failure”. Sound compatto, esecuzione carica di energia e potenza.
Punk rock ruvido e aspro con svariate influenze, dal garage al power pop, fino agli X che fanno capolino in “Failure”. Sound compatto, esecuzione carica di energia e potenza.
Brani sempre ben scritti, testi incisivi e sapientemente strutturati. Album maturo e di ottima personalità.
Un connubio riuscito tra atmosfere jazzate, “fumose” e notturne, che guardano soprattutto alla canzone d’autore di Vinicio Capossela e Paolo Conte ma che non disdegnano le suggestioni”desertiche” dei Calexico.
Un album di dieci brani, serrati, aspri, ritmicamente complessi, in costante bilico con la sperimentazione.
Clubbing sound soffuso e avvolgente, ritmiche disco funk, suoni sintetici, elettronica sempre ben calibrata, al servizio dei migliori dancefloor.
Album che mischia con grazia ed eleganza la canzone d’autore classica con un pop moderno e raffinato, nonché molto fruibile all’ascolto.
Musica sempre frizzante, originale, mai banale, ottimi testi. Un’ottima partenza.
Dieci brani autografi, in cui il suo stile strumentale, tra country, blues e Ry Cooder, si esalta attraverso brani sospesi, evocativi, ricchi di atmosfera.
Dal romanzo di Luca Vitali, “Rock’n’Roll Shit / Il Filosofo del Chiaro di Luna” esce l’ispirazione per le tredici canzoni contenute in questo intenso album a cui collaborano fior di musicisti di primo piano della rock and folk italiana e straniera.
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