NIAMH – People of the underworld
Dal metalcore, al limite del grind, si passa ad atmosfere eteree e sospese, fino a retaggi folk, senza escludere interventi di elettronica.
Dal metalcore, al limite del grind, si passa ad atmosfere eteree e sospese, fino a retaggi folk, senza escludere interventi di elettronica.
Capolavoro di stile, intensità, espressività, in cui convergono note di musica Mediterranea, blues, folk, addirittura echi della narrazione vocale di Franco Battiato, con la stessa attitudine che ha caratterizzato la tradizione di Rosa Balistreri e Otello Profazio, fino a Cesare Basile.
Lavoro maturo, corposo e roccioso che guarda all’hard rock più classico, avvalendosi di una qualità esecutiva e compositiva di primo livello.
Rockabilly deviato, Cramps, garage, punk e rock ‘n’ roll primitivo, ritmi ipnotici e ossessivi, sporcizia sonora, per un selvaggio party dalle tinte marcatamente horror.
Felice connubio tra canzone d’autore nostrana (da Ligabue, ai Nomadi, ai Gang, a Massimo Bubola) e riferimenti espliciti alla tradizione rock blues e country americana.
Anche questa settimana Radiocoop vi consiglia le migliori novità italiane ed internazionali selezionate dai nostri redattori.
Con la novità della playlist con una selezione del meglio che arriva dal continente africano.
Rimangono, ben evidenti, echi ruvidi di Queens of the Stone Age e affini ma il nuovo lavoro li porta in atmosfere più riflessive, dallo sguardo più aperto e ampio
Umori retrò che guardano ad atmosfere del Lennon e del McCartney post Beatles, brillante incrocio tra suoni psichedelici e ballate dinoccolate, talvolta malinconiche a cui non è alieno Gianluca Grignani.
È fuori il nuovo singolo “Le luci stanotte” di Davide Rossi, disponibile sulle piattaforme e in radio dal 14 giugno.
I dodici brani spaziano dal folk strumentale a incursioni in atmosfere jazz, all’iniziale “Wake up – Early in the morning” in puro stile JJ Cale, fino a ritmi e umori mediterranei.
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