COLLETTIVO RIVOLUZIONARIO PROTOSONICO – Al diavolo
Sound d’assalto che unisce elettronica, testi “combat” e le influenze palesi dalla lezione di CCCP e Offlaga Discopax.
Sound d’assalto che unisce elettronica, testi “combat” e le influenze palesi dalla lezione di CCCP e Offlaga Discopax.
Strumenti antichi come cornamuse, arpa, flauti, bouzouki, ghironda e un sound rock/metal a base della classica triade di basso, chitarra e batteria. Un gusto sonoro, potente, travolgente, dall’attitudine epica, goth, dark.
Post wave elettronica, solenne e minacciosa, colonna sonora drammaticamente perfetta per un’epoca senza più ideali, ideologie, cupa e spietata.
Il collettivo unisce post wave a sperimentazione, jazz, funk, con un gusto per l’ironia che permea buona parte dell’album.
Un album d’esordio abbacinante nella sua esplosione di colori e sapori psichedelici.
Grintoso rock ‘n’roll intriso di hard rock, garage e punk. Sullo sfondo la lezione di New York Dolls e Hanoi Rocks, in primo piano i travolgenti ritmi di Hellacopters o Gluecifer.
Due parti ben distinte, la prima più solare ed eterea in chiave dream pop/ shoegaze e una seconda più oscura, dalle tinte intimiste e dai toni più marcatamente post punk e new wave anni Ottanta.
Un album interamente strumentale in cui elettronica, sperimentazione e math rock si uniscono in un vortice di influenze che spaziano da fusion, post rock, progressive, ambient, noise.
Un album di rara raffinatezza, interpretativa ed esecutiva, con arrangiamenti superbi e un’aura di jazz a permeare il tutto.
L’elettronica è l’elemento preponderante ma l’aspetto compositivo guarda in numerose altre direzioni.
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