ESSEUNO – Non so che fine ha fatto
Tre nuovi brani che spaziano in un contesto poco definibile, tra post punk, shoegaze, retaggi punk, noise, un gusto psichedelico di fondo.
Tre nuovi brani che spaziano in un contesto poco definibile, tra post punk, shoegaze, retaggi punk, noise, un gusto psichedelico di fondo.
È da oggi sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming La felicità secondo Leopardi, il nuovo singolo di Cortellino per LaPOP.
Le canzoni partono da un’impostazione cantautorale ma si sviluppano tra rock, blues e approcci psichedelici con l’evidente volontà di sperimentare nuove soluzioni e suoni inusuali.
Nuovo ep per l’artista pugliese con tre brani che rappresentano, rispettivamente, lo spazio della consapevolezza, della responsabilità e dell’azione.
I dieci brani si muovono tra molteplici atmosfere e influenze che colorano alla perfezione un album di jazz molto fruibile e affascinante, passando dal blues al funk a ritmi latini con maestria e disinvoltura.
Canzone d’autore che riporta (anche vocalmente) a Kate Bush e Enya ma che non disdegna momenti pop rock dal ritmo sostenuto, sguardi al prog.
Sei brani in cui mischia rock, elettronica, rap, ritmi dance e pulsanti, con testi incisivi, tra denuncia sociale e riflessioni intime.
I sette brani viaggiano alla grande tra riff jingle jangle che riportano a Smiths e Real Estate, con un’impostazione vocale e armonica che guarda esplicitamente ai Cure del primo album.
Otto brani aspri, crudi e minimali, di derivazione post rock ma che si addentrano anche nell’emo e nel post punk.
Quattro brani a base di un energico pop rock dal taglio chitarristico che ben mischia asperità con melodie vocali molto fruibili.
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