PUAH (Piccola Unità Anti Hi-fi) – Due acca hho
Canzone d’autore minimalista venata di elettronica che richiama le prime uscite di personaggi come Tricarico. Il sound scandaglia anche anfratti new wave e synth pop.
Canzone d’autore minimalista venata di elettronica che richiama le prime uscite di personaggi come Tricarico. Il sound scandaglia anche anfratti new wave e synth pop.
Il sound assimila le caratteristiche tipiche del gusto mediterraneo, in particolare della tradizione napoletana, tra “Neapolitan Power” (da Napoli Centrale a Tony Esposito fino al primo Pino Daniele) ma senza disdegnare l’ampia gamma di influenze folk del Sud, dalla Calabria al Salento.
Il duo brianzolo sfoggia una classe invidiabile riuscendo a coniugare punk rock, grunge, alternative rock – materia abrasiva da maneggiare con cura – con melodie e ritornelli pop spesso contagiosi e immediatamente assimilabili.
L’esordio della band piacentina è un condensato di suggestioni sonore che riportano agli anni Sessanta (beat psichedelico) e agli Ottanta del Paisley Underground (tra Rain Parade e True West).
La band riprende undici brani di Joni Mitchell. Missione compiuta, con grazia, eleganza e raffinatezza, unita alla tecnica sopraffina della band.
Basi elettroniche, approccio sonoro cupo, vicino ad atmosfere ipnotiche, decadenti e post punk.
Sound che mischia pop, rock e ritmiche blues, ottima e matura la voce di Giorgia Soriga, buono il livello compositivo e la capacità esecutiva.
Quattro brani di ispirazione garage beat/rock ‘n’ roll con marcate influenze surf
Sei tracce strumentali e un remix, caratterizzate da un mix di atmosfere ambient e techno/house, costruite con grande competenza, creatività.
Sonorità distorte, dure, abrasive, figlie di grunge (in particolare) e alternative rock, carattertizzati da potenza chitarristica, ritmiche penetranti, una voce che gioca sui toni alti, coadiuvata da buone melodie.
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