DEAD JACK and HIS DRY BONES – Dr. Jack’s Experiment
Rockabilly deviato, Cramps, garage, punk e rock ‘n’ roll primitivo, ritmi ipnotici e ossessivi, sporcizia sonora, per un selvaggio party dalle tinte marcatamente horror.
Rockabilly deviato, Cramps, garage, punk e rock ‘n’ roll primitivo, ritmi ipnotici e ossessivi, sporcizia sonora, per un selvaggio party dalle tinte marcatamente horror.
Felice connubio tra canzone d’autore nostrana (da Ligabue, ai Nomadi, ai Gang, a Massimo Bubola) e riferimenti espliciti alla tradizione rock blues e country americana.
Anche questa settimana Radiocoop vi consiglia le migliori novità italiane ed internazionali selezionate dai nostri redattori.
Con la novità della playlist con una selezione del meglio che arriva dal continente africano.
Rimangono, ben evidenti, echi ruvidi di Queens of the Stone Age e affini ma il nuovo lavoro li porta in atmosfere più riflessive, dallo sguardo più aperto e ampio
Umori retrò che guardano ad atmosfere del Lennon e del McCartney post Beatles, brillante incrocio tra suoni psichedelici e ballate dinoccolate, talvolta malinconiche a cui non è alieno Gianluca Grignani.
È fuori il nuovo singolo “Le luci stanotte” di Davide Rossi, disponibile sulle piattaforme e in radio dal 14 giugno.
I dodici brani spaziano dal folk strumentale a incursioni in atmosfere jazz, all’iniziale “Wake up – Early in the morning” in puro stile JJ Cale, fino a ritmi e umori mediterranei.
Un mondo sonoro caratterizzato da intense ballate pianistiche, riflessive, talvolta sognanti, altre volte più tendenti al pop, fino al gospel blues.
Le sedici (spesso brevi) tracce uniscono atmosfere eteree, oniriche, di gusto ambient, sospese, rumori, effetti speciali, talvolta evocando canti antichi e ancestrali o ritmiche tribali.
Nel mix di grunge, stoner, hard rock si avvertono chiari gli echi di Queens of the Stone Age, Rage Against the Machine, i primi Red Hot Chili Peppers, Pearl Jam.
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