DIVENTO – Faccia al vento
Album di debutto, di stampo cantautorale, a cui si aggiunge una vena pop rock che rende il tutto vivace e dinamico.
Album di debutto, di stampo cantautorale, a cui si aggiunge una vena pop rock che rende il tutto vivace e dinamico.
Hammond, sfumature jazz, gusto Lounge Music, gli anni sessanta delle colonne sonore, con funk, Meters, Booker T & the Mg’s, Jimmy Smith nel cuore.
Siamo nell’ambito di un prog rock classico, in cui sono le tastiere a svolgere un ruolo prevalente, che si muove intorno agli schemi della tradizione anni Settanta, dai Genesis a ELP e alla nostra PFM, con un portamento solenne e dai riferimenti sinfonici.
Un nuovo album che propone la suddetta miscela in nove brani che guardano talvolta agli Skiantos, altre volte a Elio e le Storie Tese.
Altissima qualità interpretativa e la peculiarità di riuscire ad accoppiare suoni e influenze marcatamente tradizionali a un approccio moderno, che permette di affiancare il gusto della tammuriata alla E Zezi a melodie mediterranee e sapori mediorientali.
Un ep di cinque brani, in cui si muove tra sonorità di estrazione Brit (Smiths ma anche la ruvida epica cantautorale di Billy Bragg) ma soprattutto, compositivamente e nelle successioni melodiche, trae ispirazione dai mai dimenticati R.E.M.
Dodici brani che, partendo da una matrice chiaramente debitrice alla canzone d’autore nostrana, si muovono per intraprendere sentieri in cui si immergono in atmosfere pop psichedeliche.
I cinque brani dell’ep guardano alla canzone d’autore italiana ma con riferimenti musicali che si orientano verso altri orizzonti
Dodici nuove canzoni che spaziano nell’ambito dell’alt rock, tra atmosfere di sapore Sixties, momenti elettronici, pop rock, umori soul, ballate acustiche che guardano a Bob Dylan.
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