BRAVO GESÚ ROGER – Burro Es Gergo Va
E’ corroborante per lo spirito e le orecchie quando un album risulta indefinibile, tanti sono i “generi” che vi confluiscono, si mischiano, emergono all’improvviso per poi scomparire.
E’ corroborante per lo spirito e le orecchie quando un album risulta indefinibile, tanti sono i “generi” che vi confluiscono, si mischiano, emergono all’improvviso per poi scomparire.
La band romagnola all’esordio con un potente album di hard rock intriso di stoner che riporta alla mente anche l’era grunge di band come Soundgarden e Audioslave.
Il quarto album della band padovana è un lavoro composito, in cui varie influenze sonore si intersecano per creare una miscela piuttosto originale e personale.
La band umbra, al quinto album, tesse trame malinconiche, romantiche, oscure, decadenti, in cui convergono un’anima folk dark e frequenti suggestioni in arrivo dal mondo Nick Cave
Un lavoro che premia la costanza e la qualità compositiva della sua canzone d’autore virata in post wave, elettronica, synth pop.
Ci riporta, come da significativo nome, nel pieno degli anni Ottanta della post disco music, synth pop e dance, con scampoli di new wave.
Musica da camera psichedelica ed elettronica sperimentale.
Classico sound shoegaze, dall’incedere ipnotico e densamente psichedelico, con otto brani solenni, severi e rigorosi.
Ambito esplicitamente rivolto alla moderna canzone d’autore italiana. Ma di volta in volta troviamo pop, rock, elettronica, indie pop, synth pop
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